71 brevi scene che non hanno alcun nesso causale diretto, ma tutte precedono una catastrofe apparentemente inspiegabile: il giorno di Natale del 1993, lo studente diciannovenne Max uccide tre persone con un'arma da fuoco in una filiale di una banca a Vienna prima di togliersi la vita.
Haneke fonda una nuova cronologia, quella del caso, e il nuovo demiurgo è uno schermo tv.Sfilano le tessere di quello che vorrebbe diventare un mosaico compiuto, ma è solo il regno del caos.
Frammenti.Solitudine mascherata.Puzzles esistenziali.Tessere di un mosaico.Un giochino al computer in cui basta ricomporre una croce.O una partita a Shanghai inquadrata dall'alto per far vedere le mani che tolgono un bastoncino dietro l'altro.Nel terzo capitolo della cosiddetta trilogia dlla glaciazione(Der Siebente Kontinent e Benny's Video i primi due)Haneke agisce di sottrazione… leggi tutto
velleitario ed imperscrutabile esercizio di sistematica destrutturazione del linguaggio cinematografico usuale; duplice e confusa riflessione sul caso e sulla rappresentazione della realta': un film da vedere tante (troppe) volte per cercare di cavarci qualcosina, sperando di non essere "imbrogliati" da un regista veramente difficile da valutare leggi tutto
Terzo e ultimo film di quella che è stata definita “trilogia della glaciazione”, aperta da Il settimo continente (1989) e Benny’s video (1992), 71 Frammenti è il meno sconvolgente, potremmo definirlo il meno violento, ma non lo faremo.
La violenza rappresentata è meno circoscritta di quella, agghiacciante, degli altri due, dove la vicenda esplosiva resta…
La follia assoluta, espediente narrativo che ci disturba ma al tempo stesso ci affascina perché rifugge la logica cartesiana della normalità delle nostre grigie esistenze, si può esplicare in…
HANEKE - VOL 3
Frammenti di vita, di sopravvivenza in una società che ostacola ogni tipo di integrazione, di sopportazione di una vita che non offre più nessuno spunto o stimolo, sono assemblati, in apparente ordine sparso e separati da uno stacco evidente di una inquadratura buia, fino a divenire tutti assieme il filo conduttore di un disagio che, come è lecito…
“Ci vorranno dei mesi prima di scoprire la vera causa dell’incidente, supponendo che ce ne sia solo una. La cosa più probabile è che sia stata una concatenazione di coincidenze minime a…
Haneke ci riporta 71 frammenti di solitudine, del vuoto, del processo di svuotamento dei sensi. Attraverso piani-sequenza immobili, feroci, ma di una ferocia che tenta di contenersi, l'osservazione caustica di identità che perdono spessore, volume, umanità. Il genere umano va progressivamente disumanizzandosi attraverso la svalutazione di ciò che è prezioso, della sacralità, della speranza.…
Frammenti.Solitudine mascherata.Puzzles esistenziali.Tessere di un mosaico.Un giochino al computer in cui basta ricomporre una croce.O una partita a Shanghai inquadrata dall'alto per far vedere le mani che tolgono un bastoncino dietro l'altro.Nel terzo capitolo della cosiddetta trilogia dlla glaciazione(Der Siebente Kontinent e Benny's Video i primi due)Haneke agisce di sottrazione…
E’ un film che ha la struttura di un puzzle, nel quale le singole tessere non hanno necessariamente un posto assegnato, o comunque non uno solo. Somiglia piuttosto al gioco dello Shangai, giocato da due dei protagonisti, nel quale i bastoncini colorati vengono lasciati cadere casualmente sul tavolo, e starà poi all’abilità del giocatore raccoglierli tutti senza muovere…
Se in questa taglist mettessimo solo i film sulle rapine praticamente identificheremmo un sottogenere. Ma in banca succedono anche altre cose, più quotidiane. O ancora più sporche. Quindi qui va tutto bene purché ci…
Che la casualità sia alla base di questa bizzarra (e pretenziosissima) operazione di Haneke, noto per la sua propensione a voler stupire ad ogni costo, è dichiarato già dal titolo. L'idea di mescolare varie storie di apatica quotidianità non l'ha del resto avuta lui, forse la peculiarità dell'opera sta nel parallelo (forzatissimo) fra quotidiano-informe e televisivo-spettacolare; quando la…
Frammentazioni di vite quotidiane disperse, vuote, attonite, e di accadimenti tragici della vita nel mondo (attentati dell'IRA, la questione mediorientale, la guerra in Bosnia, Michael Jackson...), convergenti con indifferenza verso un finale terribilmente glaciale e insensato, inesorabile ma aperto alla riflessione: una struttura forse d'esempio per un Gonzalez Inarritu al rovescio. 7 1/2
Lo “Short cuts” austriaco è un puzzle apparentemente illogico e poco comprensibile eppure di una semplicità quasi banale (come quello inventato dallo studente d’informatica protagonista di uno dei “frammenti”); a tratti morboso, a volte stantio, spesso ridondante e programmaticamente autoriale. Ma è un puzzle veridico, amaro e desolante, che ritrae una realtà misera e piatta, in…
Oggi mi prendo una pausa. Da me stesso innanzitutto, poi da quel che segue. Ultimamente sto dicendo molti 'mi dispiace'.. altri mi limito a pensarli, e prima o poi non è escluso possano venire 'alla luce'. L'emersione…
Eccolo. Il SE' diacronico. E' venuto a farmi visita ornato a festa. Lo accolgo, stordito e ieratico, con una VALANGA d'alghe strafritte. Giusto per spiazzarlo. Per togliergli credibilità. Ero scosceso. Fine della…
malato,malato,malatissimo...a chi non ha provocato quello strano senso di fastidio che non e' proprio paura ma fa male,male da morire.colpito e affondato!
velleitario ed imperscrutabile esercizio di sistematica destrutturazione del linguaggio cinematografico usuale; duplice e confusa riflessione sul caso e sulla rappresentazione della realta': un film da vedere tante (troppe) volte per cercare di cavarci qualcosina, sperando di non essere "imbrogliati" da un regista veramente difficile da valutare
Michael Haneke è assolutamente unico e inconfondibile e, ogni volta, ci stravolge e affascina con i suoi film estremi e atipici.
71 frammenti di una cronologia del caso è un ottimo film, anche se dopo la visione di un qualsiasi suo film, come sempre, viene da chiedersi quanto sia stato ripreso e scritto per colpire e quanto, invece, abbia realmente un senso e uno scopo.
La pellicola è di…
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Haneke fonda una nuova cronologia, quella del caso, e il nuovo demiurgo è uno schermo tv.Sfilano le tessere di quello che vorrebbe diventare un mosaico compiuto, ma è solo il regno del caos.
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