Regia di Danny Philippou, Michael Philippou vedi scheda film
I gemelli australiani Philippou, Danny e Michael, (classe 1992, in origine due YouTuber), in questo momento sono, per dirla in termini "social", "trending" nel mondo del Cinema horror. Hanno cominciato a far parlare di loro, nel 2022, con "Talk To Me", (che non ho visto), e ancor di più con questo "Bring Her Back". L'horror australiano si è sempre nutrito del suo "outback", selvaggio e mortale, mentre quasi tutta questa storia si svolge dentro una grande casa, gestita da Laura (una sorprendente Sally Hawkins) che accoglie una ragazza cieca e suo fratello, rimasti, nel frattempo, orfani. Questa Laura, però, nasconde un segreto che accenderà la miccia al film dopo i canonici quaranta minuti di quasi niente. Per l'ora restante si assiste a un bel crescendo horror, anche se un po' pasticciato, senza troppe spiegazioni, con alcuni momenti abbastanza disturbanti. "Bring Her Back" è, però, estremamente convenzionale, tutto l'hype generato attorno ai due registi mi sembra esagerato: è un prodotto che potrebbe essere tranquillamente americano, non ha niente di australiano (vedi sopra) e, soprattutto, potrebbe tranquillamente uscire da una catena di montaggio del genere, come un'automobile di serie. Non ci sono novità o, se si vuole, l'unica novità, almeno per me, è vedere la Hawkins in un ruolo che non mi sarei mai aspettato, attrice brillantissima di commedie spesso divertenti. Il film intrattiene, e in fondo è quello che deve fare, spaventa poco e manca di sostanza. Un prodotto medio per un pubblico medio(cre).
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