Regia di Danny Philippou, Michael Philippou vedi scheda film
Bring Her Back - Torna da me (2025): locandina
Andy e Piper (Billy Barratt, Sora Wong) sono due fratelli che, in seguito alla morte dell'unico genitore rimasto loro, ossia il padre, vengono dati in affidamento a Laura (Sally Hawkins), una psicologa che vive in una piccola villetta isolata nei boschi. La donna ha da poco perso sua figlia e oltre ai due fratelli ha adottato anche un altro bambino, Oliver (Jonah Wren Phillips), che non parla mai, nemmeno se interpellato. Laura, seppur eccentrica, inizialmente sembra una persona comprensiva e altruista ma più passano i giorni più il suo comportamento appare strano e il dubbio che stia tramando qualcosa di terribile si fa sempre più concreto.
Bring Her Back - Torna da me (2025): Billy Barratt, Sora Wong
Bring Her Back - Torna da me (2025): Sally Hawkins
Bring Her Back - Torna da me (2025): Jonah Wren Phillips
Con Bring Her Back - Torna da me, i registi australiani (precedentemente youtubers) Danny e Michael Philippou proseguono lungo la strada tracciata da Talk to Me, il loro lungometraggio d'esordio. Anche qui, infatti, il tema centrale è il trauma e l'elaborazione del lutto ed esattamente come Talk to Me, Bring Her Back è un horror in cui è presente l'elemento sovrannaturale. Solo che questa volta i Philippou hanno decisamente calcato la mano. Bring Her Back non è un semplice pianto in memoria di coloro che non ci sono più, è un'autentica disperazione, un dolore insopportabile, una ferita così profonda da spingere alla follia. I sentimenti umani sono portati all'eccesso, la sofferenza dei personaggi pervade ogni fotogramma, con scene da lacrime che scuoterebbero l'empatia di chiunque. Un dramma psicologico ibridato con l'horror, dove abbondano scene di efferata violenza, alcune delle quali potrebbero dare problemi ai soggetti maggiormente impressionabili (siete dunque avvertiti). Il sangue e la crudeltà non sono però mai gratuite, bensì mosse da ragioni profonde, da una visione distorta dell'amore e da un senso di perdita e vuoto interiore che spinge a oltrepassare i concetti primari di bene e male. Il detto recita "la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni" e questo film ne è la prova. Non esiste mai davvero un cattivo, nemmeno la presenza sovrannaturale, che anzi è meno spaventosa delle azioni di una madre che ha perso la figlia, ossia la sua ragione di vita. Sebbene in questo film il male non sia mai giustificabile, i registi hanno fatto di tutto per renderlo comprensibile e con ottimi risultati. Il micidiale cocktail di lacrime e sangue, che colpisce duramente sia il cuore che lo stomaco, è perfettamente tenuto insieme da una regia di mestiere, una tensione costruita ad hoc, una bella fantasia macabra e interpretazioni di alto livello. A tal proposito, fantastici tutti gli attori, sia i tre ragazzi che Sally Hawkins. Sebbene la sceneggiatura, opera del solo Danny e di Bill Hinzman, tralasci qualche spiegazione, l'assenza di ulteriori chiarimenti non pesa poi tanto, seppellita com'è da una visione emotivamente molto potente.
Bring Her Back - Torna da me (2025): Sally Hawkins, Jonah Wren Phillips
Bring Her Back è un film dell'orrore decisamente sopra la media, un livello raro da incontrare nel panorama contemporaneo e che, soprattutto, non si dimentica facilmente. Un'opera originale nel suo modo di affrontare tematiche tanto delicate, culminante in un finale che lascia scossi e pensierosi. Davvero uno spettacolo di valore.
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