Espandi menu
cerca
Bring Her Back - Torna da me

Regia di Danny Philippou, Michael Philippou vedi scheda film

Recensioni

L'autore

John_Nada1975

John_Nada1975

Iscritto dal 9 novembre 2023 Vai al suo profilo
  • Seguaci 7
  • Post -
  • Recensioni 476
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Bring Her Back - Torna da me

di John_Nada1975
6 stelle

Gli scaltrissimi F.lli Philippou si confermano e alzano non di poco l'asticella, dopo l'esordio nel lungometraggio "Talk To Me".

Sebbene già quel primo film fosse denso di immagini inquietanti, sembrava comunque più un'esperienza horror divertente, in stile cinema- popcorn ormai per la maggiore. Ecco, "Bring Her Back" è stato invece così studiatissimo per sortire proprio l'effetto opposto. Oltretutto rientrando marginalmente nella tipologia dei sequel "apocrifi", mostra davvero di che pasta sono fatti i due imberbi ma già stra-arrivati registi. Il loro "Bring Her Back" adotta un approccio all'horror più serio e artistico rispetto a "Talk to Me", e i primi 30 minuti sono dedicati allo sviluppo dei personaggi, tanto che possono essere sembrati anche un pò lenti, e avrebbero solo potuto essere più precisi  nel montaggio. Tuttavia, ben cambia una volta calati nella spaventosa trama debitrice e citazionistica di tutto un cinema di genere australiano del quale a tutta ragione fa parte- a cominciare dall'utilizzo di una incessante pioggia che diventa essa stesso veicolo di una atmosfera unica, a diluire volti dei personaggi e superfici insanguinate, come in "Cassandra" di Colin Eggleston o "L'Ultima Onda" di Peter Weir, immediatamente richiamabili.

 

Invece di affidarsi a salti spaventosi a buon mercato, il film costruisce la tensione attraverso l'atmosfera e delle sequenze sapientemente inquietanti. È girato magnificamente, spesso genuinamente disturbante, e le interpretazioni sono di tutti sono buone.Vale sicuramente la pena vederlo poiché

"Bring Her Back" è visivamente una spanna e oltre ogni horror visto fin qui visto, del 2025.

Ti fa provare innanzitutto una connessione emotiva con i personaggi cosa rara nel cinema di oggi, e ogni interprete, compresa la madre affidataria dei servizi sociali più spaventosa e terrificante della Mrs.Brückner/Daria Nicolodi, di "Phenomena". Tuttavia, il finale ti lascia come della voglia di saperne di più. Capisco la narrazione visiva così precipuamente ellitticadei Philippou e dei videoclip da cui provengono, come che alcune cose è sempre meglio non dirle, ma con questo film in particolare si aveva forse bisogno di un pò più di spiegazioni.

In quanto avrebbe potuto davvero costruire una bella storia con gli elementi del culto e dell'antica entità demoniaca russa, ma invece questo aspetto viene praticamente trascurato. Lasciano invece un pò perplessità  le videocassette con i riti spiritistici di esorcismo e resurrezione dei macilenti cadaveri, spaventose, ben realizzate per trucco e costruzione del suono, disturbo artefatto dei nastri etc., ma già viste molte volte in quanto pienamente rientranti nel filone usurato del "found footage". Forse sarebbe stato interessante sapere come Laura le ha acquisite.

Il personaggio del terrificante ragazzino posseduto, Oliver, è quello che di 
gran lunga ruba ogni scena in cui appare, grazie al trucco ben ideato, all'illuminazione e alle tecniche d ripresa.

Fratellastro e sorellastra ipovedente Andy e Piper, sono buoni protagonisti e si vede davvero che si vogliono bene nonostante tutto il dolore che hanno provato.

 

Laura è una protagonista malvagia, folle e estremamente pericolosa, resa cosi da un immenso dolore,  con le sue motivazioni e a tratti questo ti fa sicuramente provare della immedesimazione.

Nel complesso la visione la merita, non è certo per i deboli di stomaco, tante sono le sequenze costruite e pensate in anni, per scioccare lo spettatore con coltelli da cucina masticati fino a staccare i denti, cannibalismo autofago a divorarsi gli stessi muscoli e tendini dell' avambraccio e delle mani, molte altre splatterate che potevano anche essere un poco limate, ma non così e nel segno dei film di successo come "Oddity" e "Hereditary" di Ari Aster. È cupo, tetro e deprimente, con una splendida pennellata visiva costante sull'obiettivo. I fratelli Philippou sono tecnicamente brillanti e lo danno in continuazione a vedere, auspicando che in futuro non si dedichino ad altre cose che magari li riescono meno bene.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati