Trama
Centosessant'anni dopo la sua nascita cosa resta della grande scultrice Camille Claudel, definita dai coevi come la donna più brillante della sua epoca? Restano una manciata di fotografie, qualche opera e un mito: quello di un'artista ribelle, di una donna stravagante dal destino spezzato, musa di Rodin, sprofondata nella follia dopo la fine della loro relazione passionale. In un'epoca in cui poche donne avevano accesso alla carriera artistica, lei riuscì - sicura del proprio talento e forte del sostegno materiale dell'uomo che la ispirò - a imporre il suo stile audace nel mondo della scultura, al tempo considerata l'arte virile per eccellenza.
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