La recensione su Les tourmentés

di alan smithee

4 stelle

CINEMA OLTRECONFINE

Skender (Niels Schneider), è un ex legionario che coltiva nella sua mente tragedie occorse durante le spesso ardue missioni di guerra a cui ha partecipato.

Ora è disoccupato, incapace di inserirsi in una società che lo ha usato e ora lo rinnega, costringendolo a vivere come un clochard e a rubare come un ladruncolo qualsiasi per fornire modeste sostanze alla ex moglie (Déborah François) che lo ha allontanato e al figlio bambino che non merita più di vedere in modo ricorrente.

Il giorno in cui casualmente il diseredato incrocia Max (Ramzy Bedia), il suo vecchio sergente che, al, contrario, cercava di mettersi sulle sue tracce, l'uomo riceve una proposta stravagante quanto economicamente interessante.

Considerato che Max attualmente lavora per la controversa Madame (Linh-Dan Pham), amante della caccia estrema, come tuttofare e maggiordomo, costui propone all'ex collega di diventare la selvaggina prescelta per l'ultima caccia di Madame.

In cambio di ciò l'uomo potrà disporre di una ingente somma di denaro che gli permetterà di poter mantenere per sempre la sua famiglia, che nel frattempo, ignara, si trasferisce su consiglio dell'ex capofamiglia in prossimità della tenuta di caccia della ricca donna, sperando in una riconciliazione e una nuova vita.

Max dovrà controllare i due sfidanti, e far rispettare le regole della caccia concordate, ma la missione prende presto un'altra piega, emergendo sempre più risoluto l'interrogativo in ognuno dei tre attori coinvolti.

Diverrà infatti sempre più impellente chiedersi se occorrerà più coraggio ad affrontare la morte oppure scegliere di osar vivere in pienezza una vita sempre avara di soddisfazioni e pensieri benevoli.

Attore di valore riconosciuto, valente ed affidabile sceneggiatore, ma soprattutto ultimamente regista apprezzato, Lucas Belvaux ha esordito di recente come romanziere proprio con questo torvo e fosco Les Tourmentés, che poi ha provveduto ad adattare in questa sua più recente opera cinematografica. Affascinante e dannato nella sua vicenda, Les Tourmentés-film analizza le varie manifestazioni di un tormento interiore che provoca disagio ed aggressività, ma risulta un po' troppo meccanico ed ambiguo per convincere appieno, con uno sviluppo della figura della cacciatrice che forse avrebbe meritato una più puntuale caratterizzazione, risultando qui la sua ambigua figura come posticcio e manierata.

Peccato perché Belvaux possiede tecnica di direzione e versatilità tali da potersi adattare tra i differenti generi, e questo thriller esistenziale faceva sperare in qualcosa di decisamente più compiuto e convincente.

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