Regia di Zach Lipovsky, Adam B. Stein vedi scheda film
Final Destination: Bloodlines (2025): locandina
AL CINEMA
Ai capricci della morte non si sfugge. È una questione di tempo, ed ha a che fare con l'ereditarieta ed i legami familiari.
La serie horror Final Destination, giunta con questo "Bloodline" al suo sesto, efferato capitolo, ha avuto, sin dall'inizio col suo riuscito primo episodio, il pregio di basarsi su una idea interessante di base: quella che chiunque abbia la fortuna di scampare ad un evento funesto accidentale, sarà destinato a fare i conti con la morte, che, sotto forma di entità immateriale, interviene per riprendersi le vite che le erano dovute, ma che un destino benevolo quanto non preventivato, gli ha sottratto in modo poco ortodosso, quasi a tradimento.
Final Destination: Bloodlines (2025): Anna Lore, April Telek, Richard Harmon, Teo Briones, Owen Patrick Joyner, Alex Zahara
Questa bella e sadica idea, unita alla abilità nel ricostruire le dinamiche e le concause che portano al verificarsi di nuovi e sempre più elaborati incidenti mortali ai danni dei malcapitati, precedentemente beneficiato da una fortuna che ora si ritorce contro, ha permesso alla nota serie horror di andare avanti con una certa fortuna e il susseguirsi di capitoli che, per quanto non paragonabili al capostipite, risultano tutti tra il dignitoso e l'accettabile. Quattordici anni dopo il quinto capitolo, sopraggiunge questo nuovo Bloodline, che si sofferma in modo particolare su come un collegamento familiare possa consentire alla beffarda morte di proseguire la sua opera di rivendicazione di corpi sfuggiti ad una malasorte inflessibile e vendicativa.
E se il lungo incipit ambientato verso fine anni '60 per l' inaugurazione di una slanciata torre panoramica con ristorante e night chic incorporato sulla sinuosa vetta, funziona davvero bene, concedendo suspense e una sana dose di sadismo ormai pretesa dai fans della serie, è pur vero che poi, il prosieguo della vicenda ai nostri giorni, si rivela un po' troppo ostentato e ripetitivo.
In attesa del solito beffardo finale, crudele e nero come è lecito aspettarsi. Diretto dalla coppia Lipovsky/Stein, non certo giganti, ma bravi ed efficaci a garantire una certa dinamica incalzante degli eventi nefasti e della loro diabolica genesi (è sufficiente una monetina fa un oenny fuoriuscita spadaldamente dal borsellino perché un treno deragli è compia una strage) Final Destination : Bloodline si guarda con un certo sadico (e malato) piacere, ma che i giochi ormai siano fatti e conclusi si rivela una certezza piuttosto marcata.
Il film segna il saluto al cinema e alla vita del noto attore Tony Todd, fisico inquietante e massiccio che gli ha consentito di eccellere in ambito horror, impersonando, tra gli altri, un tosto e spaventevole Candyman.
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