Regia di Mary Bronstein vedi scheda film
If I Had Legs I'd Kick You è un film che sfida ogni convenzione narrativa e cinematografica, immergendo lo spettatore in un vortice di ansia, paranoia e umorismo nero. Diretto da Mary Bronstein, il film si distingue per la sua capacità di esplorare il lato più oscuro e meno raccontato della maternità attraverso una prospettiva cruda e disturbante. Con un'interpretazione magistrale di Rose Byrne e un cast di supporto sorprendente, questa pellicola targata A24 si conferma un'opera audace e innovativa, capace di lasciare un segno profondo nello spettatore.
Il film segue Linda (Rose Byrne), una terapeuta che sta vivendo un periodo di crisi totale: suo figlio soffre di una malattia misteriosa e apparentemente incurabile, il marito è assente, un paziente è scomparso, e persino la sua relazione con il proprio terapeuta si fa sempre più ostile. Bronstein costruisce un ritratto implacabile della sua protagonista, mostrandone il progressivo disfacimento emotivo e psicologico.
Uno degli elementi più originali del film è la scelta di non mostrare mai chiaramente il bambino di Linda, ma solo la sua voce e il costante, opprimente tubo di alimentazione a cui la madre deve prestare attenzione 24 ore su 24. Questo simbolo diventa via via più minaccioso, quasi una personificazione dell'angoscia materna, fino a trasformarsi in un incubo visivo e metaforico.
La sensazione di crollo totale della vita di Linda si riflette anche nel suo ambiente di lavoro, in particolare nella sua relazione con il proprio terapeuta, interpretato da Conan O'Brien. Il celebre conduttore televisivo debutta qui nel cinema con un ruolo sorprendente, portando alla vita un personaggio che sta "scaricando" Linda, rendendo ancora più devastante il suo senso di isolamento. O'Brien, noto per la sua capacità di gestire l'umorismo scomodo, si cala perfettamente in un ruolo serio e drammatico, dimostrando una versatilità inattesa.
Altra figura chiave è James, il gestore del motel interpretato da A$AP Rocky. Il suo personaggio, simbolo di un contrasto sociale e culturale con Linda, offre un punto di vista esterno sulle sue difficoltà e fornisce un'inaspettata leggerezza in un film altrimenti carico di tensione. La loro relazione, pur restando platonica, offre un'interessante dinamica di opposti, che tiene lo spettatore sulle spine.
Infine, Danielle Macdonald interpreta Caroline, una paziente di Linda la cui lotta con la depressione post-partum riflette e amplifica la discesa della protagonista. Macdonald, già acclamata per il suo ruolo in Patti Cake$, regala una performance intensa e toccante, offrendo un ulteriore livello di profondità alla storia.
Bronstein conduce lo spettatore in un'esperienza cinematografica che si avvicina a un vero e proprio stato febbrile, dove la realtà si confonde con le allucinazioni e la percezione distorta della protagonista. Linda non è solo una madre in difficoltà, ma un personaggio che incarna il terrore dell'insufficienza, della colpa e dell'isolamento.
Lo stile del film si avvicina a un thriller psicologico, ma con una carica emotiva inedita e una narrazione che ricorda l'angoscia esistenziale di pellicole come Black Swan o Hereditary. Con un montaggio serrato e una regia che amplifica il senso di claustrofobia, lo spettatore si trova intrappolato nella spirale discendente di Linda, incapace di distinguere ciò che è reale da ciò che è frutto della sua mente sempre più frammentata.
Se il film riesce a essere così impattante, gran parte del merito va alla straordinaria interpretazione di Rose Byrne. L'attrice, nota per i suoi ruoli in commedie e thriller, si cimenta qui in un personaggio complesso, mettendo in scena un'escalation di tensione e disperazione che lascia senza fiato. La sua Linda è allo stesso tempo fragile e aggressiva, ironica e spaventosa, in un equilibrio perfetto tra dramma e black comedy.
If I Had Legs I'd Kick You non è un film per tutti. È un'opera che mette a nudo le paure più inconfessabili della maternità, rifiutando qualsiasi idealizzazione e mostrando una protagonista che si sente schiacciata da aspettative irraggiungibili.
Bronstein riesce a dare forma cinematografica a un'esperienza emotiva difficile da descrivere, portando avanti un discorso culturale importante sulla salute mentale delle madri e sulle pressioni che la società impone loro. Con una regia audace, una sceneggiatura che mescola tensione e umorismo nero e un cast stellare, questo film si conferma una delle opere più interessanti e destabilizzanti degli ultimi anni.
Se cercate un film che vi scuota, vi faccia riflettere e vi lasci con una sensazione di disagio duraturo, If I Had Legs I'd Kick You è la scelta perfetta. Con una regia visionaria, una scrittura intelligente e una Rose Byrne in stato di grazia, Bronstein firma un'opera disturbante e necessaria, che rimarrà impressa nella mente degli spettatori per molto tempo dopo i titoli di coda.
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