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Warfare - Tempo di guerra

Regia di Alex Garland, Ray Mendoza vedi scheda film

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La recensione su Warfare - Tempo di guerra

di alan smithee
7 stelle

 

locandina

Warfare - Tempo di guerra (2025): locandina

AL CINEMA

Come fosse un diritto acquisito, un'unità di Navy Seal americani, impegnata in una missione ufficialmente di routine di sorveglianza del territorio nemico a Ramadi, Iraq, nel 2006, per motivi di prudenza, in attesa di essere ripresa dal proprio plotone su carro, occupa una abitazione privata, che, successivamente, si scopre composta da due appartamenti separati, occupati da due innocue e pacifiche famiglie. Immobilizzati i proprietari e rispettive famiglie, i militari iniziano a perlustrare fino a che il campo visivo gli concede loro soazio, avvalendosi dei sofisticati mirini dei loro fucili.

Fuori la vita scorre apparentemente in modo ordinario e pacifico, ma l'attesa dei carri e dei rinforzi resta un bisogno impellente per ognuno dei militari.

Ma presto i marines si rendono conto che è in atto una rivolta, e che presto essi diventeranno oggetto di un attacco congiunto ferale e cruento.

scena

Warfare - Tempo di guerra (2025): scena

scena

Warfare - Tempo di guerra (2025): scena

Basandosi su esperienze realmente occorse e vissute, Alex Garland, che si fa assistere in regia da Ray Mendoza, un vero militare, veterano di guerra rimasto ferito alle gambe in quella missione del 2006, gira un film che, nel tempo reale di un'ora e trentacinque minuti circa, descrive minuziosamente attese snervanti, esplosioni convulse e stranianti di violenza, sparatorie e massacri.

È la guerra, quella vera, sporca, violenta, ingiusta, la vicenda che schiettamente l'ottimo Garland ci traduce sapientemente e con gran perizia in immagini terribili, terrificanti nella manifestazione di quanto micidiali e distruttivi si rivelino gli ordigni quando mirano e centrano un fragile corpo di essere vivente, devastando per sempre, anche quando si abbia la fortuna di sopravvivere alle deflagrazioni.

Garland fa tutto ciò intelligentemente, concedendo allo spettatore l'illusione di un girato in tempo reale che proviene principalmente dal fatto che la storia possiede unità di tempo e di luogo. 

scena

Warfare - Tempo di guerra (2025): scena

Will Poulter

Warfare - Tempo di guerra (2025): Will Poulter

Warfare resta legato in modo sostanziale alle conseguenze dello scontro, senza addentrarsi a chiarire dettagli o prendere posizioni di sorta.

Senza quindi sviscerare la legittimità o meno dell'azione americana, perché tutto ciò esula dall'urgenza di un agguato da cui pare impossibile tirarsi fuori, se si è soldati costretti a obbedire agli ordini ricevuti.

Garland, dopo Civil War (2024), dirige un film nonostante tutto ciò appena riferito, chiaramente e nuovamente antimilitarita, che sfugge e rifugge la polemica facile, scegliendo piuttosto di posizionarsi dalla parte di chi riceve ordini, di chi si trova in mezzo al fuoco, e cerca di portarsi a casa nulla di più che il proprio corpo, meno compromesso e dilaniato che sia possibile.

Grande tensione, per un film che non concede tregua già dal suo pacato incipit, e che ricorda, come spettacolarità e realismo, la guerra da trincea e terra/cielo di Ridley Scott nel suo indimenticato, non meno tragico e fragoroso, quasi stordente Black Hawk Down del 2001.

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