Esistono gli ideali e le persone che li perseguono, come esistono gli obiettivi e i metodi per raggiungerli.
Il punto non è quale sia la parte giusta o sbagliata (che pur esiste), ma quanto sia distante dalla normalità l'agire di chi quegli ideali li vuole imporre a tutti i costi.
Sono gli estremisti dell'una e dell'altra parte, con loro regnano la contraddizione e il caos, si compiono azioni violente con la convinzione che quella sia l'unica via che può portare al risultato finale, si tenta di imporre con la forza ciò che non si crede più possa essere ottenuto democraticamente.
È in questa dimensione che rivoluzionari, terroristi, ultranazionalisti, conservatori, razzisti e quant'altro, si mescolano in una purea pressoché indistinta, innescando meccanismi di causa-effetto dai risultati spesso controproducenti.
È da lì che ci si allontana dai principi di etica e morale dimenticando che quelli sarebbero i principi prioritari.
Alla fine non cambia nulla o quasi, e magari dopo aver rinnegato le proprie convinzioni per cause di forza maggiore, o dopo aver compiuto delitti efferati in nome del credo, ognuno torna alla propria vita, ora irrimediabilmente corrotta, costretto a sostenere un fardello di esperienze traumatiche, continuando ad anelare il realizzarsi di ciò che si ritiene giusto, ma che probabilmente continuerà a rimanere per sempre una mera utopia.
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