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Una battaglia dopo l'altra

Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film

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La recensione su Una battaglia dopo l'altra

di ANdaMI
8 stelle

locandina

Una battaglia dopo l'altra (2025): locandina

 

French 75 è il nome di un gruppo terroristico di estrema sinistra che agisce sul suolo statunitense e di cui fa parte la coppia interraziale formata da Pat Calhoun (Leonardo DiCaprio) e Perfidia "Beverly Hills" (Teyana Taylor), i quali hanno da poco avuto una bambina. I due innamorati, con la loro condotta progressista ma criminale, fatta di attentati, rapine e sabotaggi, suscitano l'attenzione del viscido colonnello Lockjaw (Sean Penn), che riesce infine ad arrestare numerosi membri del gruppo, tra cui Perfidia, e costringere alla latitanza quelli rimasti liberi. A distanza di sedici anni dallo scioglimento di French 75, Pat cresce da solo sua figlia, l'ormai adolescente Charlene (Chase Infiniti), ma il colonnello non si è arreso ed anzi, deciso ad entrare nelle grazie di una potente organizzazione conservatrice, dà ora la caccia agli ultimi terroristi, arrivando persino a rapire Charlene. Per salvare la cosa a cui tiene di più al mondo, all'ex rivoluzionario non resterà che imbracciare le armi, ancora una volta. Questa è la storia scritta, diretta e co-prodotta dal talentuoso Paul Thomas Anderson che, giunto al suo decimo lavoro, adatta per lo schermo il romanzo Vineland dello scrittore Thomas Pynchon, tramutandolo in Una battaglia dopo l'altra (One Battle After Another, in lingua originale). Del nutrito e stellare cast fanno parte anche Benicio del Toro e Regina Hall.

 

Leonardo DiCaprio

Una battaglia dopo l'altra (2025): Leonardo DiCaprio

 

Sean Penn, Teyana Taylor

Una battaglia dopo l'altra (2025): Sean Penn, Teyana Taylor

 

Chase Infiniti

Una battaglia dopo l'altra (2025): Chase Infiniti

 

La cosa che rende incredibile Una battaglia dopo l'altra è il suo essere profondamente americano da una parte e curiosamente internazionale dall'altra. Perché un film le cui prime inquadrature mostrano il muro che separa gli USA dal Messico e i campi di detenzione per immigrati irregolari fa già capire contro quale politica odierna il racconto si scaglia. Ma è altrettanto vero che il film di Paul Thomas Anderson parla di rivoluzioni e guerriglieri. Entità meglio note agli stati sudamericani e a noi popoli europei che non ai nordamericani, che di fatto non hanno mai conosciuto rivoluzioni antigovernative in senso stretto. Una battaglia dopo l'altra, di conseguenza, sembra collocarsi in un tempo immaginario e indefinito, in un mondo in cui persino negli Stati Uniti sono possibili radicali cambiamenti politici. Nella storia raccontata da Anderson convivono due estremi in perenne lotta tra loro, con una sinistra portatrice di sani e condivisibili valori i cui esponenti sono però violenti, chiassosi, volgari, drogati e ai limiti dell'isteria, mentre a destra si colloca la peggior feccia reazionaria, costituita da individui sorridenti, sobri, eleganti nel vestire e dal linguaggio forbito ma guidati dall'intolleranza per il diverso. E il diverso in questione è tutto ciò che non è maschio, bianco ed eterosessuale. Caratteristiche, queste, della reale classe dominante americana, come il film ben fa intuire. È come se i rivoltosi fossero il sogno di un'America che poteva e doveva esistere, mentre le élite razziste vanno ripensate come metafora di ciò che gli USA sono stati storicamente e rischiano di essere ancora. Eppure, le armi non hanno funzionato. Quel tipo di rivoluzione non sembra essere andato in porto. Le vecchie generazioni hanno avuto la loro occasione di cambiare le cose. Ora tocca a quelle nuove. Come lotteranno? Con i vecchi metodi o si reinventeranno? La bellezza di Una battaglia dopo l'altra è anche questa, la fiducia nei giovani e in un avvenire ancora tutto da scrivere. Un film ottimista, potremmo dire, che immagina un passato che non conosceremo mai, descrive un presente inquietante ma non perde la speranza per il futuro.

 

Teyana Taylor

Una battaglia dopo l'altra (2025): Teyana Taylor

 

Leonardo DiCaprio

Una battaglia dopo l'altra (2025): Leonardo DiCaprio

 

Ma per la gioia dei cinefili e dei comuni spettatori, Una battaglia dopo l'altra non è solo belle intenzioni e sottotesti intellettuali, è anche sano e piacevole intrattenimento. Il personaggio interpretato da DiCaprio è uno spasso, vestito come il grande Lebowski se ne va in giro cercando di risolvere la brutta situazione in cui si trova, collezionando fallimenti ma senza mai gettare la spugna, come un vero combattente delle cause perse. Inutile dire che DiCaprio lo recita con assoluta convinzione, così come è assoluta la performance di Sean Penn, attore sublime che qui presta volto e voce ad un grottesco militare suprematista. Depravato, infame, ipocrita e opportunista, il colonnello Lockjaw è una figura carismatica nella sua negatività totale. Il resto del cast è parimenti in forma, anche se dispiace per il ruolo minore affidato a Benicio del Toro, che a fine visione è forse il più dimenticabile. Paul Thomas Anderson, poi, gira con precisione. Non solo il ritmo del film è indiavolato e l'adrenalina delle situazioni regge sempre bene, ma verso il finale il regista losangelino ci delizia con uno degli inseguimenti d'auto più originali degli ultimi anni. Anche se dura quasi tre ore, Una battaglia dopo l'altra difficilmente annoia, ed anzi coinvolge grazie alla giusta atmosfera, alla recitazione di alto livello, al montaggio, alla fotografia e ad una colonna sonora incalzante.

 

Leonardo DiCaprio, Paul Thomas Anderson

Una battaglia dopo l'altra (2025): Leonardo DiCaprio, Paul Thomas Anderson

 

Anche se non esente da difetti, come nel caso di qualche trovata di sceneggiatura leggermente forzata e poco credibile, Una battaglia dopo l'altra è un'opera solidissima, cosciente dei tempi che corrono e visivamente appagante. In altre parole, è l'ennesimo ottimo film di Paul Thomas Anderson. Un film politico, certamente, ma non per questo divisivo e tantomeno buonista, bensì onesto con sé stesso e con chi lo guarda. E, onestamente, tutti lo dovrebbero guardare.

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