La trama di Una battaglia dopo l'altra, film di Paul Thomas Anderson tornato alla regia a quattro anni di distanza da Licorice Pizza, si concentra su Bob (Leonardo DiCaprio), un rivoluzionarioo in declino che vive in uno stato di paranoia confusa, sopravvivendo ai margini della società insieme alla sua vivace e indipendente figlia Willa (Chase Infiniti). Quando, dopo sedici anni, il suo acerrimo nemico (Sean Penn) riappare e Willa scompare, l’ex militante radicale si lancia in una disperata ricerca. Padre e figlia dovranno affrontare insieme le conseguenze del suo passato.
Questo è un grande film che funziona come una medicina a rilascio progressivo, ti lavora dentro sottopelle nelle ore e nei giorni successivi alla prima visione. Il tono ridanciano e grottesco può infastidire e dare l'impressione di svilire la dimensione politica, ma in realtà è la vera forza del film.
Paul Thomas Anderson parte da Tayana Taylor, una ribelle rivoluzionaria soprannominata Perfidia "Beverly Hills", a capo del gruppo French 75, in cui milita un Leonardo DiCaprio che ha un debole per lei e per la droga, per poi soffermarsi su diversi bei ritratti di personaggi, tipo il sensei di karate Bencio Del Toro e il militare omofobo Sean Penn
Bel film d'azione in cui la forma domina la sostanza. Personaggi caricaturali al limite del macchiettismo (che, salvo rare eccezioni, divertono). Narrazione con ritmo frenetico (che pure diverte) ma frammentata, carica di semplificazioni e non di rado confusa. Insomma, diverte ma non appassiona. Nota stonata l'eccessiva sessualizzazione.
One battle after another è un film con grandi intuizioni, girato da Dio, con un ritmo invidiabile che non fa pesare minimamente le sue quasi 3 ore, con grandi interpretazioni, e una certa coerenza con la filmografia del regista: il tema dei padri, dei figli, di un'America sterile e impazzita e tanto altro.
Eppure manca qualcosa...
O forse no...!
Tre ore di noia mortale, personaggi caricaturali e grotteschi, storia banale, scene d'azione già viste mille volte si ripetono una dopo l'altra nel tentativo di nascondere l'assoluta mancanza di idee e di contenuti.. un film inutile dove neanche grandi attori come Di Caprio o Penn riescono ad evitare la mediocrità del risultato
Film godibile (soprattutto molto belle le scene di inseguimento sulla strada ondulata), a tratti grottesco nella rappresentazione dei cattivi (va di moda), qualche buco/forzatura di sceneggiatura (i percorsi delle auto nell'inseguimento non hanno molto senso), morale politica...? Che negli Stati Uniti sono tutti un po' matti. :-)
Complessivamente un buon film, ma non un capolavoro.
DiCaprio, Del Toro e Penn nella loro carriera hanno fornito interpretazioni di gran lunga migliori, complice una sceneggiatura con diverse pecche, in un action che strizza l'occhio alla black comedy, scivolando a tratti nel grottesco.
Terribile, uno dei film peggiori che io abbia visto nell'ultimo periodo. Trama inconcludente ed un cast stellare sprecato. Tre ore della mia vita buttate.
OBAA (PTA, '25) è l'estrazione dell'essenza avant-pop, postmoderno-massimalista, (sur/iper)realista isterica diluita in action di VL (TP, '90): n'è la transustanziazione drugo-inversa, l'ombra cinese. Piccolo capolavoro essudato d-e/a-llo zeitgeist. Solo non si vedono doolB & otaV, '84. "Hey, TP!", disse TP a PTA. O fors'era il contrario, chissà...
Con protagonisti così, dal punto di vista dell'intrattenimento non si sbaglia. Quello che mi ha lasciato perplesso però è la morale a dir poco discutibile che promuove il terrorismo e addirittura premia un (inconsapevole) falso padre a far ricadere sulla figlia innocente le proprie colpe trasformandola di fatto in una copia della madre assassina...
film di alto livello, girato da un Autore con la A maiuscola. Grandi interpretazioni di DiCaprio e Penn. Eppure non tutto fila liscio, alcuni passaggi nonostante le quasi 3 ore di film sono un pò affrettati. Memorabile la parte finale, da antologia
Paul Thomas Anderson incontra nuovamente lo scrittore di culto Thomas Pynchon, maestro riconosciuto del Post moderno: a circa dieci anni dall'adattamento di "Vizio di forma", che ebbe un successo di stima, come sempre, ma non è una delle sue opere più amate da pubblico o critica, adesso PTA ha voluto adattare "Vineland", dimostrando un'affinità significativa con Pynchon,… leggi tutto
Che dire di questo osannato film di P.T.Anderson per cui Spielberg si è persino avventurato in un improvvido e francamente risibile paragone con "Il dottor Stranamore" di Kubrick? Non molto, dato che non mi ha appassionato minimamente (pur senza annoiarmi) e trovandolo una gigantesca delusione rispetto a quanto prospettatomi da critica e pubblico (su FilmTv ma anche fuori). Sarò… leggi tutto
Quando so che al riguardo di un film superpompato mi ritroverò in minoranza su FilmTV, so già che nel mio splendido isolamento avrò ancora più ragione. Soprattutto trattandosi del glorificato a prescindere Paul Thomas Anderson, uno che non ha quasi mai convinto ancora più a prescindere, facendosi preferire in varie occasioni l'altro Anderson, W.S. Tutte cose… leggi tutto
CM al Cinema (55)
Un trionfo cinematografico. Il geniale regista Paul Thomas Anderson firma un’opera maestosa, epica e umana insieme. Con uno stile visivo potente e raffinato, fonde azione, satira politica, dramma familiare e riflessione sul tempo e sulle utopie perdute. Non racconta solo guerre esteriori, ma un conflitto interiore costante tra ideali e…
Paul Thomas Anderson parte da Tayana Taylor, una ribelle rivoluzionaria soprannominata Perfidia "Beverly Hills" (un nome, che è tutto un programma!), a capo del gruppo French 75, in cui milita un Leonardo DiCaprio che ha un debole per lei e per la droga (un brutto vizio, che nella seconda parte lo metterà precchio in difficoltà), per poi soffermarsi su diversi ritratti di…
Esistono gli ideali e le persone che li perseguono, come esistono gli obiettivi e i metodi per raggiungerli.
Il punto non è quale sia la parte giusta o sbagliata (che pur esiste), ma quanto sia distante dalla normalità l'agire di chi quegli ideali li vuole imporre a tutti i costi.
Sono gli estremisti dell'una e dell'altra parte, con loro regnano la contraddizione e il caos, si…
Paul Thomas Anderson (per gli amici, PTA) non ha nulla da spartire con il quasi omonimo Wes: se quest’ultimo costruisce diorami fighetti color pastello, il primo li fa saltare in aria. Nel suo cinema non ci sono estetismi, simmetria e ordine ma detonazione e caos. Dopo 5 anni di silenzio, con un budget faraonico (140 milioni di dollari, 25 solo per DICaprio) e adattando liberamente un…
Ancora Thomas Pynchon nella cinematografia di Paul Thomas Anderson, attraverso il rimodellarsi di un altro romanzo - Vineland(id.; 1990) – che cerca di narrare un’altra America. Un’America diversa rispetto alla versione ‘60ies che ci era offerta in Vizio di Forma (Inherent Vice; 2014) ove il retrogusto agrodolce dell’epoca hippie la faceva da padrone. In tal caso…
French 75 è il nome di un gruppo terroristico di estrema sinistra che agisce sul suolo statunitense e di cui fa parte la coppia interraziale formata da Pat Calhoun (Leonardo DiCaprio) e Perfidia "Beverly Hills" (Teyana Taylor), i quali hanno da poco avuto una bambina. I due innamorati, con la loro condotta progressista ma criminale, fatta di attentati, rapine e sabotaggi,…
Un ex membro di un gruppo estremista (Leonardo DiCaprio), ormai schiavo della droga e dell'alcool, cerca di sfuggire insieme alla figlia (Chase Infiniti) alla caccia del colonnello Steven J. Lockjaw (Sean Penn), membro di una potente società segreta di estrema destra, "I pionieri del Natale".
Non sono in grado di stabilire se il romanzo Vineland di Thomas Pynchon sia geniale o…
È un film orribile, non ha alcun senso. È tutto propaganda politica masticata e messa tutta insieme senza nessun tipo di cura né arte. Le azioni avvengono senza alcun senso. I personaggi stanno lì per compiere delle quote...George floyd e BLM, il movimento non binary, femminismo afro, l immigrazione illegale, un supposto supremazismo bianco di un elit…
Sedici anni dopo aver abbandonato la lotta armata e gli ideali rivoluzionari, Bob Ferguson (Leonardo di Caprio) si ritrova, tra dipendenze e demoni contro cui combattere, nelle vesti di “genitore improbabile” dell’adolescente Willa (Chase Infiniti), avuta con la tanto amata quanto controversa Perfidia (Teyana Taylor), compagna di dure opposizioni politiche,…
Siamo di fronte a uno di quei film che ricorderemo a lungo. Opera perfetta, almeno due attori da Oscar (Pen e Di Caprio), una regia incredibile con scene che resteranno nella storia (il finale meriterebbe un film ad hoc), fotografia superba. Un film di azione che corre a mille, un quadro agghiacciante sulla realtà dove gli isterismi si contendono un primato dal quale non si salva nessuno,…
“La rivoluzione è compiuta” disse Napoleone Bonaparte, dopo aver messo in atto il colpo di stato del 18 Brumaio, grazie al quale divenne "Primo Console". L’intera Francia non reagì per niente. Un decennio di sconvolgimenti e instabilità al potere, aveva logorato la popolazione francese, che acclamò il generale come portatore di quella certezza a…
Saranno gli impulsi sessuali, le erezioni, le ficheselvagge, a far detonare le istanze radicali (e poi quelle reazionarie) che porteranno alle bombe, alle esplosioni, alle incursioni nei campi di prigionia degli immigrati, con la folle idea che il mondo possa cambiare e che l’azione violenta (o il cazzo di qualche uomo) sia la leva giusta sulla quale spingere per farlo. Finito…
Decimo lungometraggio di Paul Thomas Anderson, Una battaglia dopo l'altra è il suo primo film prodotto da una major, la Warner Bros, con un budget superiore ai 150 milioni di dollari ottenuti grazie alla presenza di una superstar come Leonardo DiCaprio ed un cast di prim'ordine e rappresenta la più importante (e pericolosa) scommessa produttiva del regista.
Un blockbuster d'autore…
Che dire di questo osannato film di P.T.Anderson per cui Spielberg si è persino avventurato in un improvvido e francamente risibile paragone con "Il dottor Stranamore" di Kubrick? Non molto, dato che non mi ha appassionato minimamente (pur senza annoiarmi) e trovandolo una gigantesca delusione rispetto a quanto prospettatomi da critica e pubblico (su FilmTv ma anche fuori). Sarò…
Un thriller d’azione, semi-distopico, scarso. Sconclusionato nel messaggio. Scombiccherato nella trama. Commerciale, specie per i giovani, per ammiccare a tanti temi odierni senza però permettere una minima riflessione interessante a riguardo.
Ma ottimo per vari aspetti squisitamente tecnici: come la recitazione, il montaggio, la fotografia, la tensione della sceneggiatura.…
Diciamolo subito: il film non è un capolavoro, non ci va neppure vicino, un’opera come Il petroliere – per forza, complessità, profondità, compattezza – si pone a distanze siderali. Sarebbe quindi forse meglio abbassare un poco le aspettative prima di andare a vederlo senza lasciarsi condizionare dal profluvio di recensioni…
UNA BATTAGLIA DOPO L’ALTRA.
Come si evince dal titolo la trama del film è proprio questa, da entrambe le fazioni e per ogni personaggio approfondito. Così Paul Thomas Anderson ritorna dopo un buon Licorice Pizza, ma con un appiglio molto più particolare e sociopolitico del solito.
Pat Calhoun “Ghetto Pat” e Perfidia “Beverly…
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Commenti (20) vedi tutti
Questo è un grande film che funziona come una medicina a rilascio progressivo, ti lavora dentro sottopelle nelle ore e nei giorni successivi alla prima visione. Il tono ridanciano e grottesco può infastidire e dare l'impressione di svilire la dimensione politica, ma in realtà è la vera forza del film.
leggi la recensione completa di StrangeronatrainPaul Thomas Anderson parte da Tayana Taylor, una ribelle rivoluzionaria soprannominata Perfidia "Beverly Hills", a capo del gruppo French 75, in cui milita un Leonardo DiCaprio che ha un debole per lei e per la droga, per poi soffermarsi su diversi bei ritratti di personaggi, tipo il sensei di karate Bencio Del Toro e il militare omofobo Sean Penn
leggi la recensione completa di Marco PoggiBel film d'azione in cui la forma domina la sostanza. Personaggi caricaturali al limite del macchiettismo (che, salvo rare eccezioni, divertono). Narrazione con ritmo frenetico (che pure diverte) ma frammentata, carica di semplificazioni e non di rado confusa. Insomma, diverte ma non appassiona. Nota stonata l'eccessiva sessualizzazione.
commento di puntodivistaOne battle after another è un film con grandi intuizioni, girato da Dio, con un ritmo invidiabile che non fa pesare minimamente le sue quasi 3 ore, con grandi interpretazioni, e una certa coerenza con la filmografia del regista: il tema dei padri, dei figli, di un'America sterile e impazzita e tanto altro. Eppure manca qualcosa... O forse no...!
leggi la recensione completa di SherlukeTre ore di noia mortale, personaggi caricaturali e grotteschi, storia banale, scene d'azione già viste mille volte si ripetono una dopo l'altra nel tentativo di nascondere l'assoluta mancanza di idee e di contenuti.. un film inutile dove neanche grandi attori come Di Caprio o Penn riescono ad evitare la mediocrità del risultato
commento di morbiusSembra una pellicola di sinistra, ma...
leggi la recensione completa di maurileoUn grande minestrone del cinema di Altman, Scorsese, Tarantino, i fratelli Coen, Miller tanto carico e magniloquente quanto insapore.
commento di CruisingFilm godibile (soprattutto molto belle le scene di inseguimento sulla strada ondulata), a tratti grottesco nella rappresentazione dei cattivi (va di moda), qualche buco/forzatura di sceneggiatura (i percorsi delle auto nell'inseguimento non hanno molto senso), morale politica...? Che negli Stati Uniti sono tutti un po' matti. :-)
commento di faumesÈ un film orribile, non ha alcun senso. È tutto propaganda politica masticata e messa tutta insieme senza nessun tipo di cura né arte
leggi la recensione completa di MireiaponsMi è piaciuto un sacco. Sean Penn pazzesco.
commento di musilloComplessivamente un buon film, ma non un capolavoro. DiCaprio, Del Toro e Penn nella loro carriera hanno fornito interpretazioni di gran lunga migliori, complice una sceneggiatura con diverse pecche, in un action che strizza l'occhio alla black comedy, scivolando a tratti nel grottesco.
commento di MoviesloverStrepitoso da ogni angolazione in cui lo si guarda.
commento di alphaMonumentale!
leggi la recensione completa di siro17Il film di un ricco regista hollywoodiano, sconnesso dalla realtà come tutto il suo club elitario.
leggi la recensione completa di George SmileyTerribile, uno dei film peggiori che io abbia visto nell'ultimo periodo. Trama inconcludente ed un cast stellare sprecato. Tre ore della mia vita buttate.
commento di OtelloCellettiOBAA (PTA, '25) è l'estrazione dell'essenza avant-pop, postmoderno-massimalista, (sur/iper)realista isterica diluita in action di VL (TP, '90): n'è la transustanziazione drugo-inversa, l'ombra cinese. Piccolo capolavoro essudato d-e/a-llo zeitgeist. Solo non si vedono doolB & otaV, '84. "Hey, TP!", disse TP a PTA. O fors'era il contrario, chissà...
commento di mckCon protagonisti così, dal punto di vista dell'intrattenimento non si sbaglia. Quello che mi ha lasciato perplesso però è la morale a dir poco discutibile che promuove il terrorismo e addirittura premia un (inconsapevole) falso padre a far ricadere sulla figlia innocente le proprie colpe trasformandola di fatto in una copia della madre assassina...
commento di SladkiiViva la revoluciòn! Ma pare girato da Kubrick...
leggi la recensione completa di imperiormax89film di alto livello, girato da un Autore con la A maiuscola. Grandi interpretazioni di DiCaprio e Penn. Eppure non tutto fila liscio, alcuni passaggi nonostante le quasi 3 ore di film sono un pò affrettati. Memorabile la parte finale, da antologia
commento di MarcoTUn film che imprime energia e tensione, fondendo azione, satira e profondità emotiva.
leggi la recensione completa di Letiv88