Trama
Presentato fuori concorso a Cannes 2025, il film Honey Don’t! racconta la storia di Honey O’Donahue, una detective privata sui generis che lavora a Bakersfield, in California. Quando una serie di morti misteriose colpisce la sua cittadina, l’indagine la conduce a una chiesa ambigua e a un carismatico predicatore, circondato da seguaci fanatici e da una donna enigmatica. Tra piste deliranti, attrazioni pericolose e verità distorte, il caso prende una piega surreale e travolgente.
Dopo Drive-Away Dolls, Ethan Coen torna dietro la macchina da presa senza il fratello Joel, firmando con il film Honey Don’t! il secondo capitolo di una trilogia ispirata ai film lesbo di serie B. Ancora una volta, co-sceneggiatrice e partner creativa è Tricia Cooke, con cui l’autore sperimenta una libertà narrativa sganciata dalle geometrie impeccabili che avevano contraddistinto l’epoca Coen & Coen.
Commedia nera, il film Honey Don’t! mescola il gusto per il grottesco e l’irriverente (da sempre cifra stilistica del regista) con una sensibilità queer più dichiarata. Al centro della narrazione, una protagonista femminile sensuale e fuori dagli schemi, interpretata da Margaret Qualley, affiancata da Chris Evans, in un ruolo sorprendente da guru religioso, e Aubrey Plaza, perfetta nel ruolo della dark lady misteriosa.
Ambientato tra motel polverosi, pulpiti deliranti e desideri repressi, il film Honey Don’t! è una satira sfrenata sull’America profonda, tra religione, sesso e autodistruzione. Il tono è quello di una commedia noir libertaria e anarchica, dove le regole del genere vengono smontate con gusto pop e ironia abrasiva.
Per Ethan Coen, premiato a Cannes insieme al fratello con una Palma d’oro e numerosi altri riconoscimenti, Honey Don’t! rappresenta la conferma di una traiettoria solista che, pur restando fedele allo spirito dei suoi esordi, osa nuovi linguaggi e nuovi sguardi.
Note
Continua qui: HONEY DON’T!, UN FILM TRA DESIDERIO E SATIRA
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Commenti (3) vedi tutti
Una bella ciambella sostanziosa e profumata, ma non proprio col buco.
leggi la recensione completa di imperiormax89Detective privata, col debole per i tacchi a spillo e le belle donne, indaga su un non così misterioso omicidio, legato a una setta religiosa; intanto si porta a letto una poliziotta. Ethan Coen sposa la filosofia della commedia nera pulp, con tanto di donne bellissime che copulano a letto, ignorando il gigionesco Chris Evans in slip.
leggi la recensione completa di Marco PoggiSlapper in Action, ovvero: “Perché voi buchi di culo siete sempre armati?”
leggi la recensione completa di mck