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La donna in mare

Regia di Thomas Berger vedi scheda film

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La recensione su La donna in mare

di PC1979
4 stelle

La donna in mare - Un giallo che fatica a decollare

La donna in mare, quarto capitolo della serie Nordholm, torna a seguire le indagini del commissario Simon Kessler (Heino Ferch), questa volta coinvolto in due casi che si intrecciano: la misteriosa scomparsa della sua ex collega Hella Christensen e la tragica morte di una giovane ragazza per una sospetta overdose. Con un'ambientazione suggestiva sulle coste del Mar Baltico e un intreccio potenzialmente intrigante, il film (anche se sarebbe corretto parlare di mini serie in due parti) avrebbe tutte le carte in regola per offrire un thriller avvincente. Purtroppo, però, la narrazione si sviluppa in modo eccessivamente lento e dispersivo, lasciando lo spettatore più frustrato che coinvolto.

Uno dei problemi principali del film è il suo ritmo. Essendo un doppio episodio dalla durata complessiva di circa tre ore, La donna in mare fatica a mantenere alta la tensione e spesso si perde in scene che aggiungono più peso che sostanza alla storia. La ricerca di Hella, che avrebbe dovuto costituire il cuore del mistero, non viene trattata con l’urgenza necessaria, mentre l'indagine sulla morte della ragazza si sviluppa in modo prevedibile. Anche il tentativo di arricchire la trama con dinamiche familiari e drammi personali finisce per appesantire il racconto, invece di aggiungere profondità emotiva.

Il passaggio di testimone tra Hella Christensen e la nuova commissaria Lena Jansen (Isabell Polak) non aiuta a migliorare la situazione. La nuova coppia investigativa non ha la stessa chimica del precedente duo, e l'interazione tra Kessler e Jansen si riduce spesso a scontri sterili piuttosto che a una collaborazione interessante. Questo rende più difficile affezionarsi ai personaggi e seguire con coinvolgimento il loro percorso.

Sul piano visivo, il film mantiene un buon livello: le atmosfere cupe e i paesaggi marittimi aiutano a creare una certa suggestione. Tuttavia, la regia di Thomas Berger non riesce a sfruttare appieno queste qualità per costruire una tensione palpabile. Anche il colpo di scena finale, che dovrebbe dare una svolta decisiva alla narrazione, risulta poco convincente e privo dell’impatto emotivo sperato.

Nel complesso, La donna in mare è un thriller che parte con ottime premesse ma si perde lungo la strada: un'opera visivamente curata ma priva del mordente necessario per lasciare il segno.

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