Regia di Mike Flanagan vedi scheda film
CM al Cinema (56)
Mike Flanagan tenta un passo audace: abbandonata la sua cifra horror-convenzionale, firma un dramma esistenziale tratto da Stephen King che scandisce la vita di un uomo “normale” in ordine inverso. L’idea è affascinante, la struttura narrativa sorprende, e c’è una genuina sensibilità nel raccontare la bellezza del quotidiano, del tempo che passa, del rapporto tra individuo e universo. Ottima la prova del cast, in particolare Tom Hiddleston, che con understatement dà corpo a un protagonista complesso, e la regia che sa alternare momenti pacati a sequenze più visionarie.
The Life of Chuck (2024): Tom Hiddleston
Pur con qualche passaggio meno incisivo e un ritmo che talvolta si prende i suoi tempi, The Life of Chuck mantiene un’anima sincera e contemplativa. Alcune scelte stilistiche possono disorientare, ma servono a rafforzare il tono poetico e malinconico del racconto. È un film che invita alla riflessione più che alla tensione, capace di toccare corde intime con grazia e sensibilità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta