Regia di Mike Flanagan vedi scheda film
Da uno straordinario, accorato e teso racconto del grande scrittore horror Stephen King, dall'apprezzato regista horror statunitense Mike Flanagan, The life of Chuck è un magnifico film-non-horror che racconta un inequivocabile processo di consunzione, di corpi ed universi, e che possiede il raro pregio di riuscire ad allarmare e commuovere assieme
The Life of Chuck (2024): locandina
CINEMA OLTRECONFINE
Life of Chuck è un emozionante inno alla vita, e per celebrarla ci parla di morte, distruzione, disfacimento, quando il mondo è giunto alla sua fine naturale e gli sfortunati infinitesimali esseri umani hanno la sventura di assistere al suo graduale spegnimento.
In tre atti, che celebrano la letteratura, la matematica.... e la danza, Life of Chuck ci racconta, soprattutto per suggestioni, tutto ciò.
E conduce lo spettatore alla scoperta di un luogo piccolo e nascosto ove tutta la verità inerente il destino dell'universo può essere a disposizione di chi incautamente vi accede.
Si comincia dalla fine, attraverso tre capitoli, anzi atti, in un conto alla rovescia che da una parte scandisce una fine universale, e dall'altra procede a ritroso fino ad arrivare alla prima metà degli strepitosi anni '80.
The Life of Chuck (2024): Tom Hiddleston
The Life of Chuck (2024): Mark Hamill
Atto terzo: il mondo sta collassando e un professore appassionato di Walt Whitman (fa leggere in classe "Io contengo moltitudini", mentre camionetta dei pompieri preannunciano l' inizio di una tragedia globale) nota un bizzarro cartellone in cui si ringrazia un certo Chuck per i "39 meravigliosi anni vissuti assieme".
Assieme a chi?
È un uomo che va in pensione?
Cosa vuol comunicare?
Poco importa.... conviene proseguire all'indietro.
Nell'atto secondo Chuck è un bancario che, prima di un convegno che lo vede relatore, improvvisa uno scatenato ballo in una piazza grazie ad al l'incipit accattivante udito da una batterista di strada e grazie alla verve di una giovane passante frustrata per un cruccio amoroso. Il mondo non fa così schifo come si potrebbe pensare.
Chuck ne è convinto.
E quel gesto spontaneo del ballo può confermarlo.
Nell'atto uno, Chuck ha sette anni ed i suoi genitori sono appena morti in seguito ad un tragico incidente stradale.
Orfano, va a vivere coi nonni in una casa in stile vittoriano sin inquietante.
Dance all days dei Wang Chung annuncia un 1983 elettrizzante, e contribuisce a fare ritrovare un po' di vita nella casa dei nonni paterni in cui ora vive il bimbo.
The Life of Chuck (2024): Tom Hiddleston, Karen Gillan
La cupa ma ancora giovanile nonna si riprende dal lutto e trasmette al nipote la propria innata passione per il ballo. Ma il mistero di una soffitta chiusa a chiave nella casa vittoriana dei nonni resta senza spiegazione per anni, anche oltre al compimento dell'11 compleanno del bimbo, età in cui Chuck prova senza fortuna ad accedervi.
Intanto il bimbo familiarizza con una illuminata professoressa che gli inizia a parlare delle moltutudini di Whitman, e si iscrive ad una scuola di danza per onorare la precoce dipartita della nonna, che lo lascia solo col nonno ubriacone e fissato a celare cosa nasconde la stanza in soffitta.
Un nonno misterioso, che cela molto bene conoscenze approfondite da matematico assai ferrato ed illuminato nei misteri dell'universo, e che prova quasi imbarazzo per la passione del nipote nei riguardi del ballo.
The Life of Chuck (2024): locandina
È un inno alla vita che si celebra attraverso morti premature, crudeli, attraverso altrettante sofferenze silenziose che, talvolta, meritano di essere portate a conoscenza di sconosciuti, costretti a vivere in un mondo agonizzante costretto entro un universo in disfacimento.
"L'universo è vasto e contiene moltitudini".... la stanza dei misteri è la risposta a tutto.
Il regista horror statunitense Mike Flanagan traspone nuovamente un'opera del più grande scrittore horror contemporaneo Stephen King, e dopo Il gioco di Gerald e Doctor Sleep (ambizioso, sin troppo cinematograficamente, sequel di Shining), adatta un meraviglioso racconto omonimo non horror (ma non meno inquietante) contenuto nel libro di racconti Se scorre il sangue del 2020 (quello che contiene, tra gli altri, l'esordio letterario dell'attuale personaggio del cuore di King, ovvero la dinamica detective Holly).
The Life of Chuck (2024): Karen Gillan, Tom Hiddleston
Life of Chuck, libro e film, sono oggetti magici, misteriosi, galvanizzato.
Gioielli narrativi che si compendiano a vicenda nel rispetto che ripone il film nel complesso racconto.
Un film che sarebbe stato nelle corde di uno Spielberg ispirato e accorato, in cui Mike Flanagan dà dimostrazione di una maturità ed una compiutezza ammirabili.
Forte di un cast composito e sin bizzarro nel riesumare con azzeccata cinefilia attori che hanno furoreggiato negli '80 (Mark Hamill è il nonno che "sa troppo", Mia Sara la nonna ballerina, ma c'è pure Heather Langekamp di Nightmare!), il film, che si pregia anche di attori eccellenti come Chiwetel Ejiofor, Karen Gillian e l'eccellente ballerino in erba Jacob Tremblay, fa emergere la prestazione di uno scatenato e pure sofferente Tom Hiddleston, davvero rimarchevole in questa sua struggente ed ambivalente parte centrale.
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