Regia di Rúnar Rúnarsson vedi scheda film
Frammenti di luce (2024): locandina
AL CINEMA - FESTIVAL DI CANNES 77 - UN CERTAIN REGARD
Una è una giovane islandese che frequenta da tempo il suo amico Diddi. La loro amicizia si è evoluta però in un rapporto di complicità segreto che comprende anche il sesso, soddisfacendo entrambi.
La vera natura del loro rapporto però resta un segreto, perché all'esterno costoro vengono considerati ufficialmente solo come ottimi amici, accomunati dal suonare nella stessa band, ed essendo Diddi ufficialmente fidanzato.
Quando arriva la tragica notizia che Diddi risulta tra le vittime di un disastroso incidente occorso in una galleria, devastata da una potente esplosione, Una, incredula sul momento, si troverà costretta a tener celato il proprio lancinante dolore, pena la possibilità di essere scoperta nella relazione segreta che condivideva col povero Diddi.
Frammenti di luce (2024): scena
Frammenti di luce (2024): Elín Hall
Un incontro con la fidanzata del ragazzo, che la credeva lesbica, piuttosto che pansessuale come in effetti si considera Una, dopo un po' di imbarazzi e celata ostilità, si trasformerà tuttavia nella soluzione più idonea per riuscire ad affrontare e gestire una ferita lancinante che, per entrambe le donne, si è venuta a creare con la improvvisa e tragica scomparsa del loro uomo, segretamente condiviso ed amato.
Al suo quinto lungometraggio, il regista islandese Rúnar Rúnarson dirige un piccolo film intenso che riesce, poco per volta, ma in modo convincente come il suo apprezzato film precedente, Solitude (2023), a conquistarsi il cuore del pubblico, riuscendo ad esplicitare in modo schietto e per nulla effettato od edulcorato, la maturazione di una drammatica presa di coscienza che un segreto condiviso finiva per bloccare, trasformandosi in un macigno che solo un atto sincero riesce a disintegrare, permettendo alla sensibile protagonista di riconciarsi con la vita e con l'ambiente circostante.
Frammenti di luce (2024): Elín Hall
Frammenti di luce (2024): Elín Hall
Nell'arco di una sola, terribile giornata, la vicenda sviscerare tutto il suo potenziale sfondo drammatico, alleviato e smorzato almeno in parte dall'incantevole presenza, subito in sottofondo, poi sempre più parte della vicenda emotiva, i paesaggi nordici islandesi e quella luce intensa e nel contempo crepuscolare che solo quella latitudine nordica riesce a garantire, regalando magia, conforto e meritata rassegnazione.
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