Regia di Sean Baker vedi scheda film
Prendendo spunto dal modello classico della favola d'amore tra il principe e la umile paesana, Sean Baker demistifica il sogno americano. Certamente il vuoto edonismo e la ricerca della compiutezza travisata in ricchezza possono essere ben rappresentati dai capelli brillantinati della spogliarellista o dalla cappella prefabbricata di Las Vegas, ma a colpire di Anora è la freschezza del linguaggio: la camera di Baker si muove allucinata o resta in osservazione all'occorrenza, lasciando spazio al resto della messinscena, mentre le tante risate che la pellicola provoca lasciano nello spettatore un retrogusto amaro.
Anora è un film sugli ultimi, sull'ingiustizia sociale.
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