In Trentino Alto Adige, a metà degli anni 40, le tre sorelle Lucia, Ada e Flavia abitano in un piccolo paese sperduto in montagna. Non più bambine, ma non ancora donne, vengono private della loro innocenza quando, agli sgoccioli della Seconda guerra mondiale, un soldato sconosciuto spara un singolo colpo.
Una guerra che spinge dentro i suoi drammi anche chi neanche sa perché si sta in guerra. Le donne che sopportano in rigoroso silenzio la perdita dell'innocenza. Questo è "Vermiglio", un film che nel dialetto, negli amori traditi, nel lavoro contadino e nelle montagne che parlano con il cielo, lascia presagire tutto il peso della storia che scorre.
tra i lunghi silenzi, i sussurri e il dialetto, non sono riuscita a capire niente. Di una lentezza esasperante. Ho resistito ben 40 minuto e poi mi sono arresa. Si salva l'ambientazioni che in effetti è molto bella
Interessante solo per l'ambientazione e la ricostruzione della vita negli anni 40. LA storia non c'è. Per un'ora e mezza non accade niente... lunghi minuti a fissare un albero pieno di neve. Poi precipitosamente, nel finale, tutto accade in pochi fotogrammi.
Un gran film con usi e costumi che non esistono piu'...pensate che io lo farei vedere nelle scuole per l'interesse culturale che contiene.Speriamo che la regista prosegua con una qualita' simile ai due lavori fatti finora.Voto 8.
Un dialetto che parlano (parlavano?) in tre. Una storia con richiami improbabili e drammi così personali da restare dove sono. Bei panorami, folklore da rivedere, credo.
Un film che trova un buon connubio tra un'ambientazione di grande fascino, una storia semplice ma non banale ed uno sguardo disincantato su una realtà contadina che sembra ormai lontana nel tempo ma che è alla base di tutta la nostra tradizione
Venezia 81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Salita sul palco per ritirare il Leone d'Argento/Gran Premio della Giuria, Maura Delpero, nel suo interessante discorso, ha ringraziato Isabelle Huppert ed i suoi collaboratori per poi rivolgere la propria attenzione sul sistema pubblico dei contributi a favore del cinema. Senza addentrarsi in questioni tecniche e… leggi tutto
L'esperienza di guardare "Vermiglio", Leone d'Argento all'ultimo Festival del cinema di Venezia, candidato per l'Italia agli oscar 2025, era attesa da tempo. Non avevo nessuna idea di un film del quale avevo solo sentito parlar bene, benissimo, riempito di fascino fin dal suo nome. "Che significa Vermiglio?", e Daniela che accetta di accompagnarmi nella visione dice che "è una… leggi tutto
Ovviamente no. Non basta un horror, anche se "si adatta alla perfezione a questi tempi gramissimi dove ci sentiamo microscopici ingranaggi assolutamente sostituibili", per risollevare le sorti del box office che,…
Sulle alte cime delle Alpi Retiche a cavallo tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, sorge il paesino di Vermiglio con poco più di 2000 anime. La posizione geografica e la difficoltà del clima invernale, lo rende spettatore a momenti distaccato, altre volte passivo, del grande conflitto mondiale in corso. Maura Delpero torna alle radici della propria infanzia,…
Trentino, inverno '44 - '45. Nel minuscolo paese di Vermiglio, in Val di Sole, giungono, in fuga dalla Germania ove erano stati deportati, due soldati italiani, Attilio Graziadei, originario del posto, ed il siciliano Pietro Riso. Quest'ultimo intreccia una relazione con Lucia, figlia del maestro Cesare Graziadei e sorella di Attilio. I due si sposano, la giovane donna rimane incinta. Giunta la…
Anni ’40, Trentino Alto Adige, Lucia vive insieme alla sua numerosa famiglia, in un piccolo paese di montagna. Ad interrompere la monotonia giornaliera arriva Pietro, un soldato di origini siciliane, reduce dalla guerra, impossibilitato a tornare a casa.
Tutto è bianco. Coperto, gelato. Tutto intorno è neve e dentro è freddo. La maestosa opera di Maura Delpero…
L'esperienza di guardare "Vermiglio", Leone d'Argento all'ultimo Festival del cinema di Venezia, candidato per l'Italia agli oscar 2025, era attesa da tempo. Non avevo nessuna idea di un film del quale avevo solo sentito parlar bene, benissimo, riempito di fascino fin dal suo nome. "Che significa Vermiglio?", e Daniela che accetta di accompagnarmi nella visione dice che "è una…
Pregi e difetti (mascherati da pregi). Regia buona ma di una lentezza troppo spinta (perché di lentezza reale non ce n'é). Non è una lentezza artistica voluta per soffermarsi sulla meditazione o sull'atmosfera, bensì una lentezza artificiosa, quasi voluta per impreziosire il proprio prodotto. Una lentezza che permette comunque di enfatizzare una fotografia decisamente…
Opera calma e sincera, appoggiata attorno alle Dolomiti, di cui, i personaggi, paiono quasi propaggini rocciose, uomini e donne di altra natura oltre che di altro tempo. "Vermiglio" è un "Heimat" nostrano, solo velato dalla vicenda di Lucia, giovane sposa sfortunata, a cui il film affida un melodramma trattenuto, unica traccia di trama importante. Ma è attraverso le piccole vicende…
Un' annata abbastanza buona , ma il cinema italiano arranca un poco. I miei giudizi si basano sulle visioni , molti film tra cui Megalopolis non li ho potuti vedere ......
Come fatto negli ultimi due anni pubblico la mia personalissima lista dei film più significativi del 2024.
Le regole sono le stesse dello scorso anno:
a) film rigorosamente usciti nelle…
In Trentino a Vermiglio vive Cesare
( Tommaso Ragno davvero bravo ) maestro di pochi alunni e la sua famiglia. Vivono come possono , tra mille sacrifici e fatica. L' inverno è tosto da passare .
L ' arrivo di Pietro, un ragazzo siciliano che riporta il figlio di Cesare a casa , semina curiosità nel paese e confusione tra le figlie del maestro. Lucia se ne innamora perdutamente,…
Un altro eccellente weekend per Terrifier 3. La saga iniziata nel 2016 ha goduto del passaparola e del passaggio sulle piattaforme streaming, diventando un oggetto di culto nel corso degli anni. Ci si stupisce di come…
È un box office a tinte horrorifiche come non mai. Si è chiuso il weekend di Halloween e la classifica ha dato i suoi dolcetti e i suoi scherzetti. Venom: The Last Dance è ancora in prima fila con…
C'è indubbiamente molto Ermanno Olmi nello sguardo di Maura del Pero verso una piccola comunità trentina sul finire della Seconda Guerra Mondiale, ma anche quel naturalismo essenziale de "Gli ultimi", film capolavoro di Vito Pandolfi e padre David mMria Turoldo del 1963, che già aveva portato un'analisi disincantata e di grande forza espressiva sulle condizioni di vita delle…
Che botto per Venom: The Last Dance. L’ultimo film della trilogia fa un esordio da 3.190.000 euro c.a. su 400 sale, praticamente identico a Venom – La furia di Carnage. Riuscirà a raggiungere il…
Brava Maura Delpero, una regista nuova, qui al suo secondo lungometraggio, uno sguardo che si posa su un mondo "popolare" e contadino di tanti anni fa, qui durante la Seconda guerra mondiale, che ricorda fortemente la lezione del maestro Ermanno Olmi e del suo capolavoro "L'albero degli zoccoli". Anche "Vermiglio" è recitato in un dialetto del Nord (il trentino) e proposto al pubblico con…
In controtendenza rispetto al mercato nordamericano (dove ha esordito con meno di 5 milioni), ma anche ad altri grandi paesi europei (in Inghilterra il film ha esordito con gli stessi numeri d’incasso ma con…
Settimana transitoria, in cui l’animazione si conferma come uno degli approdi più sicuri per il box office. Basti pensare ai risultati di Cattivissimo me 4 e, soprattutto, Inside Out 2. Il robot selvaggio…
Vermiglio (sensibilmente cresciuto in termini di esposizione al pubblico con 120 schermi) continua, o inizia, il suo momento magico. Il gioiellino di Maura Delpero ha visto moltiplicarsi le sale dal giorno della sua…
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Commenti (11) vedi tutti
Se non vi piace il vero cinema non guardatelo è troppo perfetto per capirlo.
commento di GabryLedUna guerra che spinge dentro i suoi drammi anche chi neanche sa perché si sta in guerra. Le donne che sopportano in rigoroso silenzio la perdita dell'innocenza. Questo è "Vermiglio", un film che nel dialetto, negli amori traditi, nel lavoro contadino e nelle montagne che parlano con il cielo, lascia presagire tutto il peso della storia che scorre.
commento di Peppe Comunetra i lunghi silenzi, i sussurri e il dialetto, non sono riuscita a capire niente. Di una lentezza esasperante. Ho resistito ben 40 minuto e poi mi sono arresa. Si salva l'ambientazioni che in effetti è molto bella
commento di Artemisia1593In poche parole: un capolavoro!
commento di iroMeritevole ma esasperatamente lento...........6 1/2
commento di ripley2001Interessante solo per l'ambientazione e la ricostruzione della vita negli anni 40. LA storia non c'è. Per un'ora e mezza non accade niente... lunghi minuti a fissare un albero pieno di neve. Poi precipitosamente, nel finale, tutto accade in pochi fotogrammi.
commento di Aiace68cinema d'autore, emozioni comprese.
leggi la recensione completa di mimmovelvetUn gran film con usi e costumi che non esistono piu'...pensate che io lo farei vedere nelle scuole per l'interesse culturale che contiene.Speriamo che la regista prosegua con una qualita' simile ai due lavori fatti finora.Voto 8.
commento di ezioUn dialetto che parlano (parlavano?) in tre. Una storia con richiami improbabili e drammi così personali da restare dove sono. Bei panorami, folklore da rivedere, credo.
commento di PieroMezzo italiano e mezzo dialetto: insomma la solita ciofeca all'italiana. Regia monocorde e sonnacchiosa.
commento di gruvierazUn film che trova un buon connubio tra un'ambientazione di grande fascino, una storia semplice ma non banale ed uno sguardo disincantato su una realtà contadina che sembra ormai lontana nel tempo ma che è alla base di tutta la nostra tradizione
leggi la recensione completa di galaverna