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Ubriaco d'amore

Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film

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La recensione su Ubriaco d'amore

di atomzombie
9 stelle

 

 

La commedia romantica non è sicuramente uno dei miei generi preferiti ma questo Punch-Drunk Love (da noi "Ubriaco d'amore"), mi ha sorpreso moltissimo.

Pensavo di trovarmi di fronte a uno dei lavori minori di P.T. Anderson ma mi sbagliavo di grosso.

 

La trama penso sia inutile raccontarla perchè non ha grossa rilevanza, fidatevi solo del regista se lo conoscete.

 

Tutta la prima parte è un crescendo di assurdità e di regia ipnotica che ti riempie di curiosità e ti incolla allo schermo.

Barry, il personaggio di Adam Sandler (attore che non ho mai apprezzato molto ma che qui è bravissimo e ha la faccia perfetta per un ruolo alla William H. Macy), è particolarissimo: un uomo di mezza età depresso che fa fatica a relazionarsi con le persone e in particlare con le ragazze a causa di un infanzia completamente rovinata dalla presenza soffocante delle sue 7 sorelle, che continuano ancora oggi a distruggerlo mentalmente giorno dopo giorno, criticando ogni sua mossa e trattandolo come un giocattolo da aggiustare. Tutta la sua rabbia verso di loro sfocia in crisi violente, distruggendo tutto quello che gli sta intorno e aggravando di fatto ancora di più la sua situazione.

 

 

 

 

L'agitazione di Barry viene trasmessa in modo geniale da una colonna sonora prepotente e martellante che sovrasta quasi le voci delle sorelle dando una sensazione di irrequietezza continua.

Cosa che viene poi ribaltata nei momenti di tranquillità e soprattutto durante i momenti trascorsi con Lena (Emily Watson) dove le musiche si fanno piacevoli e rilassanti

--> https://www.youtube.com/watch?v=0p_FJQZYhPY&list=PL061057E027F5B8D5&index=5

 

La storia (quasi surreale) dei budini (più che quella del pianoforte) è un'idea sottile e assurda che si incastra perfettamente nella storia e nel personaggio di Barry. Un particolare che è spalmato su tutti i 95 minuti e che finisce per diventare uno dei punti forti da ricordare.

 

 

 

 

Tutta la parte della truffa telefonica invece è utilissima per smuovere le acque della commedia, alzare il ritmo e creare un po' di tensione, oltre ad essere fondamentale per la trasformazione psicologica di Barry, che finisce per sentirsi una specie di supereroe: "io ho una tale forza dentro che neanche te la sogni; c'è l'amore nella mia vita e questo mi rende così forte che nemmeno te lo immagini, quindi finisce qui materassaio." Frase un po' melensa che in effetti mi ha dato un po' fastidio, ma è inserita in una scena magnifica quindi la perdono facilmente.

Da ricordare assolutamente anche l'incidente con Barry che prende a legnate gi scagnozzi di Dean Trumbell (Philip Seymour Hoffman, che ha un ruolo abbastanza piccolo nel film ma riesce quasi a rubare la scena a Sandler).

 

Come ho detto dal titolo mi aspettavo un Anderson "minore" e meno impegnato ma sono rimasto piacevolmente sorpreso.

Questo regista non sbaglia un colpo.

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