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The Requin

Regia di Le-Van Kiet vedi scheda film

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La recensione su The Requin

di simonebulleri
1 stelle

Comicità involontaria.

Dopo un brutto trauma, Kyle regala alla moglie Jaelyn una vacanza esotica in un lussuoso resort di palafitte sul mare, in Vietnam. Una notte si scatena una tempesta che scardina il loro bungalow, proiettandoli in alto mare. E mare vuol dire squalo...
Allora, cercherò di essere il più accurato possibile.
Prendete una meteora che è stata per un po' una sex symbol degli anni '90. Stiamo parlando della batgirl di uno dei Batman più fetenti, ovvero quello con Clooney, Alice Silverstone, una ex bona per cui - ancora a 50 anni - recitare significa spalancare la bocca e sgranare gli occhioni.
Affiancatela, quindi, a un attore maschile di altrettanta cagneria, come James Tupper.
Poi fateli agitare e berciare come due oche davanti a un'ascia, coperti di sangue dalla testa ai piedi, in mezzo a una piscina - perché quella tinozza non può essere il Mar cinese meridionale! - avvolta dal fumo della fog machine presa a nolo.
Infine mettetegli in bocca battute di rara idiozia, tipo "Bisogna uscire dall'acqua!", pronunciate sempre in uno stato di beata ebetudine, scritte da un pessimo regista, che si ritiene anche ottimo sceneggiatore, ma che invece è solamente sotto l'effetto di MDMA di seconda mano.
Agitate e mescolate tutto questo puteolente ciarpame, e ne verrà fuori questo pseudo film. Pensato male, recitato coi piedi, e realizzato peggio; e che può unicamente ambire alla proiezione nelle scuole di cinema come adamantino esempio di comicità involontaria.
Insomma, con buona pace della Silverstone, che quelli della mia età preferiranno ricordarsi on the road, giovanissima assieme a Liv Tyler, nel celebre video Crazy degli Aerosmith. Dei bei tempi di MTV, quando si posizionò al quinto posto delle 50 persone più sexy degli anni '90.E non si lasciava abbindolare da queste str*nzate furibonde.
Da vedere solo per gli amanti dell'arcitrash e delle risate incoscienti.
E che Dio ci perdoni.
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