Regia di Ji Zhang vedi scheda film
Fire on the Plain (2021): locandina
CINEMA OLTRECONFINE
Sullo sfondo della chiusura di una grande fabbrica locale presso il fatiscente agglomerato urbano operaio di Fentun, nel Nord-est della Cina a fine '900, l'atmosfera, già resa cupa da tensioni sociali inerenti il disagio economico sociale della accennata serrata, una serie di cruenti omicidi di tassisti, i cui veicoli vengono poi dati alle fiamme, semina il terrore nella città.
Al punto da indurre uno scrupoloso agente a vestire i panni di trasportatore, per cercare di venire a capo dell'efferato caso.
Verrà ucciso anche lui, e il colpevole, assieme alla figlia, riuscirà a dileguarsi. Nel frattempo un amico della ragazza, Jiang, un tempo teppista senza avvenire, si ritrova otto anni dopo a rivestire il ruolo di detective, insiste a tal punto col suo capo da convincerlo a riaprire le indagini su quegli omicidi. Jiang tenta di comprenderne prima di tutto le ragioni di quella violenza, comprendendo che la base di tutto è il disturbante contesto di cambiamenti economici e la disperazione che ha fatto seguito alla chiusura della sopra citata azienda.
Fire on the Plain (2021): scena
Il film, concepito come un thriller dalle intriganti atmosfere e scenografie affascinanti che cesellano i particolari più squallidi di un contesto destinato all'oblio e alla indigenza, punta su tematiche come giustizia, corruzione, violenza, senso di colpa, cambiamento sociale e le conseguenze della globalizzazione sugli individui e sulle comunità.
Argomentazioni che rendono il thriller, almeno sulla carta, ambizioso e complesso, apprezzabile per come riesce a rendere realistici paesaggi e ricostruzioni di ambienti sociali ed economici, ma un po' sopraffatto da una sceneggiatura che tenta di raccontare molte, sin troppe cose, risultando a tratti sin troppo ingarbugliata e difficilmente comprensibile.
Fire on the Plain (2021): scena
Vince e convince tuttavia, sino a rendere ampiamente positivo il giudizio complessivo sul film, l'atmosfera livida che regna tra i principali personaggi; livida ma contrappuntata da improvvisi roghi che esplodono nella radura e segnalano l'azione del misterioso omicida.
Funziona anche la mancata love story che unisce il giovane poliziotto con la sua coetanea fuggita, vittima sacrificale, mutilati ed offesa, di cotanto padre e cotanta dolorosissima miseria.
Il film, prodotto dal bravo regista Diao Yi'nan (Il lago delle oche selvatiche 2013, Fuochi d'artificio in pieno giorno-2019), è l'opera prima di Ji Zhang, direttore della fotografia e sceneggiatore da tenere d'occhio.
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