Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
Ghost Dog (Forest Whitaker) è il soprannome di un individuo che vive secondo gli insegnamenti dei samurai e ammazza su commissione per assolvere un dovere di riconoscenza nei confronti di un malavitoso che tempo fa gli ha salvato la vita. Un inghippo durante una delle sue missioni gli scatena contro la combriccola di cui fa parte il suo salvatore, e dovrà utilizzare tutta la sua astuzia per venirne fuori. Jim Jarmusch si conferma un regista originale e fuori dagli schemi con questo Ghost Dog, che si presenta fondamentalmente come una parodia tra il serio e il faceto della figura del Samurai - attraverso la citazione continua e letterale delle massime sulle quali dovrebbero basarsi le sue azioni - ma soprattutto parodia del classico gangster movie, portando in scena una serie di malavitosi, che paiono, più che altro, delle simpatiche macchiette. A rendere ancora più stravagante il quadro, la presenza dei migliori amici di Ghost Dog: una bambina appassionata di libri e un gelataio che parla solo francese. Quanto a resa vera e propria, il film è più interessante nella prima parte, quando spiazza con tutte le sue trovate, un filo più lento e ridondante man mano che esaurisce il suo effetto sorpresa e procede il piano che il protagonista mette in atto per liberarsi dai suoi aggressori.
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