Regia di Riccardo Chemello vedi scheda film
Pellicola da incentivare, di produzone italiana, per il suo tentativo di fare genere in Italia, guardando a Hollywood e ai miti del fumetto italiano. L'impostazione è quella di un prodotto da esportazione, tanto che non sembra affatto una pellicola europea. Pur penalizzato da un soggetto e una sceneggiatura piuttosto modesti, Dampyr, specie se si considera che è stato diretto da un regista debuttante, non delude le attese sul versante tecnico (a parte un eccessivo uso della computer grafica, a esempio nel prologo). La fotografia è molto interessante, così come le interpretazioni degli attori (curiosamente tutti stranieri). Purtroppo, come spesso avviene in Italia, il film è stato penalizzato dallo scetticismo generale che contraddistingue i "nostri" prodotti per i gusti esterofili dei nostri concittadini. 15 milioni di euro di budget con incassi inferiori a un milione di euro. Fallimento commerciale, anche se ha avuto discretto successo su Netflix. Ad avercene di queste produzioni. Sufficiente nel complesso, gli conferisco mezza stella in più per le difficoltà produttive cui vanno incontro i film italiani di genere.
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