Regia di Claudio Caligari vedi scheda film
Remo (Valerio Mastandrea), di professione poliziotto, di notte gira per Roma insieme ad alcuni complici compiendo rapine e furti a danno di vittime borghesi e inermi. Quando viene buttato fuori dalla polizia, la sua attività criminosa diventa ancora più capillare, fino a delle drammatiche conseguenze. L’odore della notte (1998) è il secondo film di Claudio Caligari, uscito a quindici anni da Amore tossico, il suo primo lungometraggio. Il film, tratto dal romanzo Le notti di arancia meccanica dello scrittore Dido Sacchettoni, è uno spaccato crudo e un filo ironico di una Italia delinquenziale a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80. Va detto che Caligari evita di mostraci scene troppo violente, così come di indagare in maniera profonda nella psicologia del protagonista, le cui malefatte si riducono a una sorta routine finalizzata a ricavare più denaro possibile, insieme sberleffo e insulto al mondo ordinario delle persone comuni. Da segnalare la buona performance di Mastandrea, probabilmente in uno dei suoi ruoli più complessi e riusciti, la presenza di Marco Giallini, che interpreta un suo compagno di scorribande, e un cameo di Little Tony, che interpreta una delle vittime della banda.
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