Regia di Woody Allen vedi scheda film
Woody Allen prima maniera, tuttavia non all'altezza dei precedenti capolavori "Io e Annie" e "Manhattan", ma comunque una commedia divertente, ben recitato e con un' ottima fotografia
Un Woody Allen prima maniera in una commedia naturalista che ricorda le atmosfere di "Partie de campagne" di Jean Renoir, incentrata su un apparentemente tranquillo weekend in una casa di campagna tra coppie che scopriranno di essere, ognuna a modo suo, in crisi irreversibile. L'ambientazione ai primi del '900 e l'ottima fotografia di Gordon Willis sono gli elementi più riusciti di un film comunque gradevole, ma non certo all'altezza dei precendenti successi di "Io e Annie" e "Manhattan" con cui Allen si era dimostrato più incisivo e caustico, senza dismettere la consueta ironia dissacrante. Nell'incastro di adulteri consumati o anche solo desiderati c'è una certa esagerazione che comunque assume una carica pirotecnica con qualche momento esilarante, come nel tentato amplesso mentre l'anziano Leopold canta le lodi al Signore prima di convolare a nozze. Esordio del sodalizio con la futura moglie Mia Farrow ed ottimo affiatamento di tutto il cast.
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