Regia di Maryam Touzani vedi scheda film
Adam ci racconta la storia di due donne Abla e Samia, che si incontrano per fatal combinazione, si conoscono e si confrontano con le proprie paure e insicurezze e che cercano un rifugio nella fuga da un presente sofferto e senza via d’uscita.
Adam (2019): locandina
Adam (2019): Lubna Azabal, Aziz Hattab
Adam (2019): Lubna Azabal, Nisrine Erradi
Adam (2019): Lubna Azabal, Nisrine Erradi
Adam (2019): Nisrine Erradi, Lubna Azabal
Adam Marocco/Francia/ Belgio 2019 la trama: Abla gestisce una piccola panetteria locale dalla sua casa nella medina (quartiere antico) di Casablanca, dove vive da sola con sua figlia di otto anni, Warda. Quando Samia, una giovane donna incinta, bussa alla loro porta le loro vite cambieranno per sempre e scopriranno di avere affinità elettive ed un sincero spirito di sorellanza. La recensione: Adam (???) è un film diretto da Maryam Touzani, al suo esordio alla regia di un film. Sceneggiatura di Maryam Touzani, Nabil Ayouch Prodotto da Nabil Ayouch Casa di produzione Ali n’productions, Les Films du Nouveau Monde, Artémis Productions Distribuito in Italia da Movies Inspired Fotografia di Virginie Surdej Montaggio di Julie Naas Musiche di Kristian Eidnes Andersen Costumi di Ayda Diouri. Il film è stato presentato in anteprima mondiale nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes nel 2019. Devo dire che Adam mi ha molto colpito ed emozionato innanzi tutto per la bravura delle due protagoniste del film: Lubna Azabal/Abla attrice belga già affascinante interprete del film Nessuna verità (Body of Lies) di Ridley Scott (2008) e Nisrin Erradi/Samia. Sono sempre loro sulla scena con la loro sofferenza, con i loro sguardi affranti e malinconici, due donne deluse e sfinite, che unendo la loro residua forza, trovano gli stimoli che avevano perso per drammatiche vicende personali. Alba conduce una minuscola panetteria e la sua vita svolta, quando conosce la timida Samia, una ragazza allo sbando agli ultimi giorni di gravidanza. Samia saprà sciogliere il cuore in inverno di Abla con la complicità della figlioletta, la buona cucina e la musica araba così suadente. Un film tutto al femminile, una storia semplice, ma intrisa di profonda umanità oserei dire sullo stile dei fratelli Dardenne. Film di grande impatto emotivo e psicologico e con una pastosa fotografia giallo ocra di Virginie Surdej. Il film commuove e ci racconta una realtà complessa lontana dalla nostra immaginazione, senza però né patetismi né lezioni di morale. Il finale è aperto e da un filo di speranza. Interpreti e personaggi Lubna Azabal: Abla Nisrin Erradi: Samia Douae Belkhaouda: Warda Aziz Hattab: Slimani Hasna Tamtaoui: Rkia
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