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Little Odessa

Regia di James Gray vedi scheda film

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La recensione su Little Odessa

di Mulligan71
7 stelle

"Little Odessa" non è solo l'eccellente esordio alla regia di James Gray, ma è anche l'inizio di un trittico "di New York", che si consoliderà con due film come "I Padroni Della Notte" e "Two Lovers". Dominato da un attore magnifico come è Tim Roth, nei panni di un killer di origine russa, il film è una drammatica discesa nell'inferno senza redenzione di una famiglia russa che vive a Little Odessa, "enclave" di emigrati russi all'interno di Brooklyn. Nella famiglia di Joshua (interpretato da Roth) c'è una situazione al limite, con la madre malata terminale di cancro (una bravissima Vanessa Redgrave), un padre divorato dal dolore e dalla pena (un Maximilian Schell in dolorosa sottrazione) e un fratello, Reuben, (un giovane Edward Furlong). Joshua tenterà di riavvicinarsi alla famiglia, specialmente al giovane fratello a cui è molto legato, ma ha un lavoro da compiere e la tragedia è dietro l'angolo. Un'opera densa, un "noir" nevoso e malinconico, dal passo lento ma costante, imperniato su attori strepitosi e incorniciato da una New York, al solito, decisiva. Non esattamente un "gangster movie", comunque, ma una via di mezzo con un racconto (tragico) di formazione, di legami famigliari. Un esordio importante, che regge bene ancora oggi, (eravamo nel 1994), e che merita un recupero, anche se credo sia quasi del tutto introvabile. Molto meglio delle ultime uscite di Gray. 

 

 

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