Regia di Bryan Singer vedi scheda film
Uno dei migliori thriller di sempre, con una sceneggiatura di ferro, sicuramente una delle migliori di questo decennio, supportata da un gruppo di attori in ottima forma.
Appassionante, ma al tempo stesso geometrica: la suspence é garantita da un ritmo serrato, tale da non distogliere mai l'attenzione, fino ad arrivare all'incredibile finale e tuttavia gli eventi hanno una loro intrinseca logicità, visibile agli occhi dello spettatore. " I soliti sospetti" é uno di quei film che ti colpiscono alla prima visione, ma che si prestano anche ad essere rivisti scena per scena, inquadratura per inquadratura: ci si accorge di avere tanti tasselli che vanno a costruire un mosaico di grande perfezione formale, oltre che di grande originalità. Un atto di amore verso il cinema, perché Kaiser Soze forse ancora prima che uno spietato assassino é un grande affabulatore, capace di creare da sparsi frammenti, una storia credibile, appunto perché logica anche se non vera, proprio come l'attore e proprio come il cinema.
Assolutamente nulla
Abituato a vederlo in ruoli ben diversi come quello del padre di Daniel Day-Lewis in " Nel nome del padre " devo ammettere che anche nel ruolo dello scagnozzo di un boss é veramente convincente.
Buona anche la sua interpretazione, anche se mi vien da sorridere quando penso come si é fatto sbeffeggiare dall'apparentemente innocuo ed indifeso Spacey. Ma questo forse era proprio nelle intenzioni del regista.
Una delle migliori interpretazioni in uno dei migliori film recitati da un attore dalla carriera abbastanza altalenante.
E' sicuramente lui il grande mattatore, il grande affabulatore su cui ricade il peso della storia, un oscar il suo strameritato.
Bravissimo e proprio perché giovane ancora più bravo, anche se dubito che in futuro gli riuscirà di girare un'opera di così grande perfezione.
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