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Un borghese piccolo piccolo

Regia di Mario Monicelli vedi scheda film

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La recensione su Un borghese piccolo piccolo

di ziogiafo
8 stelle

ziogiafo - Un borghese piccolo piccolo – Italia, 1977 - Questo appassionante film è tratto dal romanzo omonimo di Vincenzo Cerami, pubblicato nel 1976. Racconta la drammatica storia di Giovanni Vivaldi (Alberto Sordi), un modesto impiegato del ministero del lavoro, che – da buon padre - ormai vicino alla pensione, cerca di “aiutare” in tutti i modi - attraverso le sue conoscenze - il giovane figlio Mario (Vincenzo Crocitti) neodiplomato, che aspira ad un posto di ragioniere, partecipando ad un concorso proprio nello stesso ministero dove lavora il padre da tanti anni. Giovanni, si adopera assiduamente per raggiungere il suo scopo, e pur di vedere al più presto il figlio impiegato in qualche ufficio del ministero, accetta qualsiasi tipo di consiglio dai suoi superiori. Ben presto, però, si renderà conto che l’unica strada che porta alla soluzione del suo problema è quella della massoneria, a cui già tanti suoi colleghi si sono rivolti in passato. Dopo qualche momento di diffidenza, Giovanni decide di partecipare ad un grottesco rito massonico che gli permetterà di ricevere la solidarietà di importanti affiliati, a cominciare dal suo capoufficio, il dottor Spaziani (Romolo Valli). Proprio quando le cose si stavano mettendo a posto, ha inizio la tragedia. Nel giorno dell’esame, Giovanni e il figlio Mario si trovano (loro malgrado) al centro di una sparatoria, nei pressi del ministero, dove una banda di rapinatori in fuga spara all’impazzata per aprirsi un varco tra la gente, un proiettile vagante colpisce Mario Vivaldi ammazzandolo. Con la morte di Mario niente avrà più senso per Giovanni Vivaldi, che come se non bastasse subisce anche un altro dolore, quello della moglie (Shelley Winters), che per il dispiacere della perdita del figlio è rimasta paralizzata. L’umile pensionato si trasformerà in una vera e propria belva umana, che si metterà sulle tracce dell’assassino del figlio, con lo scopo di catturarlo e giustiziarlo “lentamente”. «Un borghese piccolo piccolo» è un ritratto del malcostume della società italiana degli anni settanta, che il maestro Monicelli ha voluto rappresentare in tutta la sua drammaticità, quasi per sottolineare quelle importanti problematiche che affliggevano le persone più modeste, e non solo, uscendo temporaneamente dalla farsa goliardica a lui più congeniale in quell’epoca. Anche il grandissimo Alberto Sordi in questo film esce dalla routine dei suoi classici personaggi comici, calandosi in uno straordinario ruolo serio che commuove. Una drammatica storia di attualità… Cordialmente, ziogiafo

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