Regia di Shion Sono vedi scheda film
AntiPorno (2016): locandina
34 TFF- FESTA MOBILE
Bella notizia: dopo aver girovagato all'interno di molti generi cinematografici spesso estremi ed antitetici tra di loro, ed averlo fatto spesso bene e con egregi risultati, se si eccettua qualche yakuza movie tribale un pò sciocco o fine a se stesso, Siono riappropriarsi nel SUO mondo: quello della sessualità deviata, agognata, perversa, ricercata come una fonte di liberazione proprio laddove impone limiti, vincoli, giochi di ruolo, rese incondizionato e scambi di personalità dirompenti.
AntiPorno (2016): scena
Come in una versione orientale di Veronica Voss assistiamo ad una sottomissione da parte di una giovane pittrice, nei confronti della sua più matura segretaria, che vive per lei e per essere da lei sottomessa ed umiliata.
Ma la storia è davvero questa o tutto il contrario? L'amore, anzi il sesso, impone ruoli, posizioni, vincoli e scambi di personaggio.
AntiPorno (2016): scena
Laddove essere una puttanata è un lusso che bisogna dimostrare dii saper sostenere.
e laddove si diventa prigionieri di una forma di arte che solo col sesso trova una sua vera fonte di ispirazione, cromatica e visiva, che va saputa prendere in tempo prima che la mistura di colori trasformi tutto in una "merda" marrone, quella che ha travolto Tokyo e il mondo intero.
Siono ci rinchiude nel loft eccentrico della diva, o tra gli studi cinematografici ove nasce il film, intrappolandoci come succede alla lucertola dentro la bottiglia, lievitata a tal punto da rimanervi intrappolata.
Giochi cromatici, carni esposte, corpi che si attraggono respingendo.
AntiPorno (2016): Shion Sono
Siono è nel suo mondo (malato) e qui lo ritroviamo molto a suo agio, convinto fino in fondo della necessità quasi redentrice di una sessualità estrema che ci renda vitali ed in grado di respirare autonomamente, in grado di provare, almeno a tratti, emozioni vere.
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