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Blade Runner 2049

Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film

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La recensione su Blade Runner 2049

di diomede917
7 stelle


 C'è un proverbio che dice "Scherza coi fanti ma lascia stare i santi", un proverbio che è perfettamente applicabile per Blade Runner 2049.
Perchè è decisamente sfidante fare un sequel di un cult che ha fatto la storia del cinema, ed è sfidante anche per chi deve recensire farlo senza farsi influenzare dal capolavoro di Ridley Scott del 1982 (qui in veste solamente produttiva).
Forse per questo motivo la scelta del r...egista è caduta su uno dei miglior talenti espressi in questi ultimi anni, un regista che ha espresso le sue potenzialità in vari generi ed è pronto per il grande salto: Denis Villeneuve.
La scelta è chiara fin da subito, sequel sì ma con una sua identità ben precisa. Si respira Blade Runner ma non lo si subisce.
La storia è un vero e proprio noir fantascentifico ambientato 30 anni dopo i fatti del precedente film. Nel mentre i vecchi replicanti sono diventati fuorilegge e sostituiti da nuovi più ubbidienti grazie a un nuovo leader visionario di nome Wallace (un impalpabile Jared Leto).
Il protagonista è un poliziotto replicante dal nome K (ogni riferimento Kafkiano è volutamente casuale) che ha il compito di dare la caccia ai vecchi Nexus e al termine di una missione s'imbatte in una scoperta che potrebbe cambiare i destini del mondo e che nasce proprio nei fatti accaduti 30 anni prima.
Il film si dipana su due linee parallele: la parte poliziesca che ricorda quei film alla Marlowe dove il poliziotto è in conflitto con i fantasmi di ricordi forse suoi o forse impiantati da chissà chi e quella più filosofica interiore che lascia trasparire tracce di poesia e oggettivamente quella dove emerge la visionarietà di Villeneuve.
Potente e di grande impatto l'ologramma di Elvis Presley che canta "Can't help falling in love" ma sopratutto la sovraesposizione dei corpi dove l'amore virtuale si trasforma in reale che evidenzia di come anche un replicante può amare ma la sua difficoltà di poter esprimere in concreto questo sentimento.
Decisamente un film che vive di vita propria che perde il proprio smalto e il proprio percorso proprio quando si imbatte col suo ingombrante passato, trasformandosi da grande film a buon film.
Villeneuve crede tantissimo nel progetto e nei suoi mezzi , pure troppo, trasformando un'opera di grandissimo potenziale in un mero esercizio di stile girando troppe volte su stesso (la sensazione è che se il film fosse durato mezz'ora in meno avrebbe centrato in pieno il bersaglio prefissato).
Alt con questo non sto dicendo che Blade Runner 2049 sia una delusione tutt'altro, ci regala un bravo Ryan Gosling eroe triste che va incontro al suo destino. Un'evoluzione fantascentifica del suo cavaliere senza macchia e senza paura già visto in Drive.
Diciamo che do 7 a un film che avrei voluto dare molto di più perchè ne aveva tutte le potenzialità.

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