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C'era una volta il West

Regia di Sergio Leone vedi scheda film

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LAMPUR

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La recensione su C'era una volta il West

di LAMPUR
4 stelle

Lento è lento.

Troppo.

Vero è che la splendida musica sostiene intermezzi, movimenti di macchina, panoramiche, piani sequenza, sguardi e sospiri. Ma quando è troppo è troppo.

L'inizio è magistrale, con le pause esasperate che si sommano all'attesa. Lo stantuffare in folle della locomotiva che catalizza tensione e suspance nel torrido silenzio.

Ci sta tutto.

Ma poi ci si crogiola col medesimo ritornello (sia musicale che registico), e per quanto fascinoso, reiterarlo per l'intero film alla fine stufa.

Cosi le pause diventano croniche e stucchevoli, il tempo morto dilatato a dismisura, le carrellate sanno d’imbalsamato e le poche scene movimentate d’altamente improbabile (come Cheyenne che spara al bandito attraverso lo stivale…). 

E Bronson è Bronson ma facesse almeno finta di suonare quell'armonica, Fonda è Fonda ma quando gira mezz'ora per il paese prima di capire che è sotto tiro ti chiedi se non si stia un tantino esagerando, la Cardinale è la Cardinale ma se deve zoccoleggiare cosi smaccatamente ci appare di personaggio forzato.

Non lo cambio con Pronti a morire (improbabile per improbabile, meglio quello dichiarato).

 

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Ultimi commenti

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  2. AIDES
    di AIDES

    Lo ritengo il suo western più discutibile, quello in cui la sua tipica retorica (iperboli, amplificazioni, ripetizioni) travalica una sua necessità soprattutto là dove concede troppo al sentimentalismo. Però non bisogna dimenticare un dato fondamentale che costringe a ripensare l'intero film: Leone non voleva girare un altro western, ma già il Suo film di gangster o mafia, (C'era una volta in America per intenderci). L'imposizione dei produttori affinché si continuasse la formula di successo del western ha indotto il regista a un gesto fuori dalla (sua anche?) norma. Insomma è un film che andrebbe approfondito, non è tanto casuale che sia un po' blasfemo (è stato girato nei luoghi mitopoietici dell'America, l'icona dell'onestà e del valore, Fonda, è diventato un cattivone odioso vestito di nero, al centro di tutto vi è una donna dal carattere forte che è infatti costretta a zoccoleggiare), come a farsi beffa di un intero genere. La trilogia spicca per freschezza e originalità, anzi, ha davvero qualcosa di epico (il film che cita Neve è una summa, e una grandeur del nuovo western), come Giù la testa, in cui la serietà e l'ironia si fondono egregiamente. Per certi versi, è uno di qui film nel bene e nel male sintomo della 'fine' del genere classico. Infatti anche il titolo recita al passato.

  3. LAMPUR
    di LAMPUR

    Infatti salvo il "Fonda cattivo", un piacevole inedito che spiazza.

  4. Phate
    di Phate

    Povera ignoranza...

  5. maso
    di maso

    Nooooooooo, la stroncatura che non volevo vedere, me fai venì voglia di rifarti il trattamento ;-)

  6. frankdeniro
    di frankdeniro

    Dammi retta Il cinema non fa per te

    1. LAMPUR
      di LAMPUR

      ..il tuo no di sicuro... dai riguardati Ti presento i miei...e godi... ;)

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