Regia di Richard Attenborough vedi scheda film
"Grido di libertà" diretto nel 1987 da Richard Attenborough,
 devo dire che non mi è dispiaciuto.
 
 La storia si svolge in Sudafrica negli anni '70,
 e racconta che Steve Biko è un leader non violento dei neri 
 contro il regime di apartheid. 
 
 Messo al confine con la famiglia, conquista ai suoi ideali 
 Donald Woods, direttore di un giornale progressista,
 e dove tra i due nasce un amicizia. 
 
 Il Film prodotto dalla Universal è tratto dal Romanzo
 del giornalista Donald Woods, che narra la sua vicenda
 in Sudafrica per l'amicizia con Steve Biko e la sua 
 famiglia, e in cabina di regia figura Richard Attenborough,
 Autore impegnato nella sua filmografia e al suo 
 7° Lungometraggio, questa volta l'argomento sono
 le ingiustizie dell' apartheid, dopo aver raccontato
 la storia di "Gandhi".
 
 Comunque il regista, noto esteta e realista, realizza una messa
 in scena "da urlo" che ricostruisce bene l'atmosfera
 che si viveva in Sudafrica alla metà degli anni '70,
 e la ricostruzione è molto efficace e curata, anche
 per le scene di massa, soprattutto nella scena
 del funerale e quella finale della rivolta.
 
 Insomma il regista realizza un Film molto 
 dettagliato, per descrivere le malefatte
 soprattutto della polizia in Sudafrica contro
 l'attivista contro apartheid Biko, e l'amicizia
 con il giornalista progressista da fastidio
 al governo.
 
 Ma quello che viene focalizzato e che Biko
 dal governo è visto come un sovversivo,
 che poi che non è, anzi vuole vivere in
 un paese normale senza riserve,
 e di una vita comune con bianchi e neri,
 ed è interpretato da un magistrale Denzel Washington,
 e dove mette in luce il suo pensiero e la sua
 abilità oratoria di essere un esempio per 
 i suoi "Fratelli".
 
 Allora tutta la prima parte è incentrata su questo,
 ma anche sull'amicizia con Donald Woods,
 che da fastidio al regime e rischia molto
 anche lui per questo, ed è interpretato molto bene
 e sentita del grande Kevin Kline.
 
 Il tutto con un ritmo volutamente lento, 
 e spiegare bene la situazione in Sudafrica 
 e quello che vuole spiegare nei suoi discorsi
 Biko, ma anche che la Polizia in qualunque modo
 vuole incastrarlo e metterlo in carcere.
 
 Invece la seconda il giornalista si trova nella stessa
 situazione di Biko, e vuole fregare il governo per scrivere
 il suo libro scrivendo la verità e smentendo il Ministro
 della polizia Kruger per la morte del suo amico,
 e lo deve fare passando il confine, tornando in
 Inghilterra.
 
 Allora comincia una tesa rincorsa contro il tempo,
 molto coinvolgente e tifi per lui e la famiglia.
 
 Poi certo per chi non sa la storia di questo attivista,
 è interessante scoprirla soprattutto per le malefatte
 della polizia verso di lui e il suo amico, e rimani allibito
 e ti fa riflettere.
 
 Da segnalare la buona direzione degli Attori
 dove figurano anche:
 Kevin McNally-John Thaw-Penelope Wilton
 e Josette Simon.
 
 Invece nel reparto tecnico segnalerei 
 la splendida e colorata Fotografia
 di Ronnie Taylor, le bellissime
 musiche di George Fenton e Jonas Gwangwa
 e le maestose scenografie di Stuart Craig, John King e 
 Michael Seirton, che rendono una buona messa in scena,
 e una ricostruzione efficace e ineccepibile.
 
 In conclusione un Film gradevole,
 che racconta l'esperienza personale del giornalista
 Woods e l'amicizia con l'attivista Biko e le 
 conseguenze riportate, e il regista decide
 di non molto romanzarlo e di essere realista,
 e curarlo in modo estetico molto dettagliato,
 con una prima parte lenta e l'altra un po più
 coinvolgente,e per chi non conosce questo riesce l'obbiettivo
 di far riflettere sulle malefatte dell'apartheid.
 
 Il mio voto: 6,5.
 
  
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