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L'expérience Blocher

Regia di Jean-Stéphane Bron vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su L'expérience Blocher

di alan smithee
6 stelle

FESTIVAL DI LOCARNO - PIAZZA GRANDE
Il documentarista Jean-Stephane Bron ha avuto la geniale idea di fornirci un ritratto, spesso anche ironico e brillante, di uno dei leader politici più in vista della politica svizzera degli ultimi trent'anni: il rappresentante di spicco dell'Unione Democratica di Centro, che nasce dal partito agrario abbracciando (ed in tal modo espandendosi) parte delle correnti dell'area di centro-destra - alcune anche con posizioni piuttosto xenofobe, fino ad ottenere i consensi più alti mai raggiunti dalla sua corrente politica, e facendo perdere alla sua fazione la caratteristica di partito dei più poveri lavoratori, allargandosi infatti senza particolari problemi al ceto abbiente e benestante antagonista per principio alla sinistra. Odiato e amato senza mezze misure, il politico ha portato la Svizzera fuori dall'Unione persuadendo una maggioranza netta di cantonesi a rimanerne fuori per la salvaguardia delle proprie eccellenze e dei propri livelli occupazionali: logico che ora che va tutto a rotoli e la crisi squassa il continente, lo stesso politivo gongola e ci va a nozza su un argomento del genere. Da ciò e non solo, si desume e mette in evidenza senz'altro la scaltrezza del protagonista di sapersi prestare al gioco, che invece di massacrarlo lo mette al contrario in luce riportandolo nuovamente in auge dopo i molti alti e bassi di una carriera irresistibile, seppur a sali-scendi. 
Tutto cio porta ad accentuare la sinistra (non nel senso politico...in questo caso) impressione di come il leader sia riuscito con la disarmante favella, presente inevitabilmente in ogni politico che si rispetti, a persuarere ed attrarre a sé anche correnti di pensiero più disparate e contrastanti tra di loro. Il regista riesce in modo geniale ad ironizzare sulla figura del suo soggetto ("anche Mozart è rimasto nel dimenticatoio 150 anni prima di essere riconsiderato"...mormora tra sé Blocher dopo un bagno solitario in piscina nella sua mega-villa che non si imbarazza a mostrarci in molti dettagli: discorso fintamente rassegnato che rivela l'alta considerazione che il politico ha di sé (quando mai!!!) quando la sua carriera politica sembra ormai in netto declino e lui, orgoglioso senza rinunciare ad un sano sarcasmo, si presta a ironizzare sulla sua figura e sulla sua scaltrezza che lo ha portato davvero in alto. Per il resto l'interessante documentario non ci rivela (non potrebbe comunque, operando con la complicità non certo casuale o caritatevole di quel volpone dell'interessato) i restroscena importanti, quelli che molti (certamente detrattori) sono in grado di spiegarci dettagliatamente: per questo motivo il curioso documento rimane un po' zoppo, pur nella sua notevole ed inusuale originalità e non convince appieno come prometteva nel suo irresistibile incipit.

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