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Il colpo del leone: Il film di Rai Movie con uno spassoso Dany Boon
di PC1979
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Il colpo del leone, film diretto da Ludovic Colbeau-Justin e in onda su Rai Movie il 2 marzo, si presenta come una commedia d’azione che gioca costantemente sul confine tra realtà e finzione, ragione e follia. Con un cast eccezionale guidato da Dany Boon e Philippe Katerine, il film offre un mix equilibrato di risate e tensione, portando lo spettatore in un'avventura rocambolesca e surreale.

Dany Boon, Philippe Katerine

Il colpo del leone (2020): Dany Boon, Philippe Katerine

Una corsa contro il tempo e il buon senso

La storia del film di Rai Movie Il colpo del leone si apre con Romain (Philippe Katerine), un medico psichiatra pacato e razionale, la cui vita viene sconvolta dalla scomparsa della sua fidanzata Louise (Anne Serra). Disperato e senza altre opzioni, Romain si rivolge a uno dei suoi pazienti più eccentrici: Léo Milan (Dany Boon), che sostiene di essere un agente segreto noto come "il Leone". La promessa è allettante: Léo dice di poter ritrovare Louise, ma solo se Romain lo aiuta a evadere dall'ospedale psichiatrico.

Da quel momento, tutto si trasforma in una corsa contro il tempo, con il medico e il presunto agente segreto che attraversano Parigi in una serie di situazioni al limite del plausibile. La domanda che accompagna ogni scena è sempre la stessa: Léo è davvero un agente segreto o un semplice mitomane? Questo dubbio diventa il motore narrativo del film, tenendo lo spettatore costantemente in bilico tra il credere e il dubitare.

 

Due opposti che si attraggono (e si scontrano)

Il cuore pulsante del film di Rai Movie Il colpo del leone è il duo formato da Dany Boon e Philippe Katerine. L’alchimia tra i due attori è palpabile e rappresenta uno dei principali punti di forza della pellicola. Dany Boon porta sullo schermo un personaggio sfaccettato, capace di passare in un batter d’occhio dalla comicità slapstick a momenti di profonda intensità. Léo è un uomo che si muove con la sicurezza di chi è convinto delle proprie capacità, ma che lascia sempre il dubbio: è davvero un maestro dello spionaggio o solo un visionario? Boon ha lavorato sul fisico del personaggio, sottoponendosi a un allenamento specifico per acquisire un aspetto atletico che ricorda quello di un vero agente segreto. La sua interpretazione si nutre di gesti studiati, posture sicure e uno sguardo che oscilla tra la follia e la lucidità.

Se Léo è l'incarnazione dell'azione impulsiva, Romain è la voce della razionalità. Philippe Katerine interpreta un uomo comune, privo di qualsiasi esperienza nel mondo del crimine o dello spionaggio, che si trova catapultato in una realtà più grande di lui. Katerine, noto per il suo stile eccentrico e le sue performance lunari, porta al personaggio una dolcezza e una vulnerabilità che lo rendono immediatamente simpatico. Il suo viaggio personale – da medico scettico a partner riluttante e infine a eroe improvvisato – è uno degli archi narrativi più soddisfacenti del film.

La fidanzata scomparsa di Romain, Louise, non è solo una "principessa in pericolo", ma un personaggio ben definito. È un'esperta informatica, una hacker capace di affrontare le minacce con intelligenza e determinazione. Anne Serra, scelta per il suo equilibrio tra dolcezza e maturità, interpreta il ruolo con naturalezza, offrendo una performance che aggiunge spessore alla narrazione. Dall'altra parte del conflitto c'è Swanney, un criminale affascinante e pericoloso, interpretato da Samuel Jouy. Il regista voleva evitare la caricatura del "cattivo da fumetto", e Jouy riesce perfettamente nell'intento, offrendo un personaggio che incute timore senza mai perdere credibilità.

Dany Boon, Philippe Katerine

Il colpo del leone (2020): Dany Boon, Philippe Katerine

Identità, menzogna e trasformazione

Uno degli aspetti più affascinanti del film di Rai Movie Il colpo del leone è il modo in cui esplora il tema dell'identità. Il film suggerisce che non siamo mai del tutto ciò che pensiamo di essere e che, nelle situazioni estreme, possiamo scoprire lati inaspettati di noi stessi. Léo si presenta come un agente segreto, ma potrebbe essere solo un malato di mente. Romain è un semplice medico, ma si trasforma in un improbabile eroe. Questo gioco di specchi tra verità e menzogna accompagna l'intera narrazione. Il rapporto tra i due protagonisti si basa su una fiducia costantemente messa alla prova. Romain deve decidere se fidarsi di Léo, mentre lo spettatore è trascinato nello stesso dilemma. Come sottolineato da Dany Boon: "Romain entra nel mondo parallelo di Léo e, alla fine, scopre che la verità non è mai bianca o nera."

La trasformazione personale è un altro tema chiave. Entrambi i protagonisti cambiano nel corso della storia. Romain, inizialmente timido e passivo, scopre il proprio coraggio. Léo, da presunto folle, si rivela un uomo con un passato e una missione reale (o almeno così sembra). Questa evoluzione è ciò che dà al film la sua profondità emotiva, oltre alla comicità superficiale.

 

Un equilibrio perfetto tra commedia e azione

Ludovic Colbeau-Justin, alla sua seconda regia, affronta la sfida di bilanciare due generi apparentemente opposti: la commedia e l'azione. Come lui stesso ha dichiarato, il compito più difficile è stato mantenere il tono giusto senza scadere nell'eccesso in nessuna delle due direzioni.

Il regista, con un passato da direttore della fotografia, ha curato meticolosamente l'estetica del film. Girato in 35 mm, Il colpo del leone sfoggia una fotografia elegante che esalta sia le scene più frenetiche sia i momenti più intimi. Thomas Lerebour, direttore della fotografia e collaboratore di lunga data di Colbeau-Justin, ha contribuito a creare un’atmosfera visivamente accattivante senza sacrificare il ritmo narrativo.

Le scene d’azione – inseguimenti in auto, scontri corpo a corpo e fughe rocambolesche – sono coreografate con precisione, ma sempre con un tocco di leggerezza. Questo approccio richiama i classici del cinema comico d'azione, come La capra di Francis Veber, citato dallo stesso regista come fonte d'ispirazione.

Al di là dell’azione e delle risate, Il colpo del leone è un film che celebra la complicità umana. La relazione tra Léo e Romain evolve da una diffidenza reciproca a una vera e propria amicizia, fondata sulla comprensione delle rispettive fragilità. Dany Boon e Philippe Katerine, con il loro approccio complementare alla recitazione, rendono questa evoluzione credibile e coinvolgente.

La loro dinamica ricorda la classica coppia comica formata dal Clown Bianco e dall’Auguste: Léo è il maestro (o il folle?) che trascina Romain in un mondo surreale, mentre il medico rappresenta il punto di vista dello spettatore, scettico ma affascinato.

Ludovic Colbeau-Justin ha dichiarato di essersi sentito "esausto ma felice" dopo il completamento del progetto, consapevole di aver realizzato qualcosa di ambizioso e ben riuscito. Il pubblico, nel frattempo, può godersi uno spettacolo che, come ogni buon colpo, va a segno.

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