
Il 1897 non è stata una grande annata, per quanto posso capire io, nel mio piccolo. Mentre aumenta la produzione numerica, non c’è stato quell’anno un qualcosa, un’opera in particolare da passare alla Storia. E dunque ho da spulciare qua e là, nella speranza di imbattermi in qualcosa che valga la pena. E in generale mi pare comunque che la qualità dell’immagine sia migliorata.
Un po’ come adesso che ci sono dei registi di riferimento (e magari ognuno ha i suoi, perché no), vediamo allora cosa facevano i Lumiere e Melies, direi (anche perché altri…non è che ce ne siano così tanti).
I Lumiere, tra le tante opere, ci danno questa furibonda battaglia con le palle di neve, Bataille de neige che, secondo me, è divertentissima. Non dico che non sia tutto costruito e qualcosa suoni un po’ come falso, ma il bombardamento al ciclista ricorda tanti momenti vissuti un po’ da tutti…bello! E comunque sì, pare che tutta la scena fosse preparata, eppure, malgrado il retrogusto fasullo, ha un bel sapore d’allegria. Agli atti il fatto che per alcuni questa opera sia del 1896, ma vabbè.
Notevolissimo La partenza da Gerusalemme in treno, forse la prima opera con la camera in movimento mentre riprende (magari non ci avete fatto caso, ma tutte le opere finora erano a camera fissa), sia per l’aspetto storico della cosa, sia per la storicità di ciò che viene ripreso (Gerusalemme nel 1897, o meglio, la sua minuscola stazione). Le riprese non sono dei Lumiere, ma di un loro dipendente, Alexandre Promio, che ebbe anche l’incarico di promuovere nel mondo l’invenzione dei fratelli francesi.
Melies? Melies è un furbetto. Non si rassegna a quanto dicono i Lumiere, cioè che il cinema non ha futuro, etc etc…Ha capito che il pubblico, passato lo sbalordimento di vedere cosa è stato inventato, cioè queste immagini in movimento, è via via assuefatto alla cosa, e bisogna dargli di più, sorprenderlo, stupirlo. Ed ecco dunque Apres le bal, non il primo porno della storia, e neanche il primo filmato erotico, ma potremmo dire uno dei primi con relative nudità. La serva prepara il bagno per la signora (la solita Jeanne d’Alcy, futura moglie del nostro). In italiano Dopo il ballo, si nota soprattutto l’enorme ammontare di vestiti che si mettevano al tempo, e c’è da sperare che il bagno in realtà non fosse così, se no parliamo di persone veramente lerce (in realtà, viene poi versata della sabbia, chissà perché). La “serva” alla fine rovina tutto guardando in camera (neanche, guardando la troupe, mi pare) e no, non si vede nulla, in definitiva, ma per l’epoca, era tanto. Un sedere, diverso dai canoni estetici odierni, oserei dire. Giusto poi per dire, ma a me le gambe e il sedere non paiono nude, ma coperte da una specie di calza, almeno, mi sembrerebbe proprio così.
Tra i tanti suoi del periodo, Melies gira poi Il castello stregato, che esiste in una versione poi colorata a mano (non so se è questa). Il filmato è simpatico, Melies è sempre l’attore principale e se la cava bene, i “colpi di scena”, banali interruzioni alle riprese, sono meglio organizzati, anche se lo scheletro col palo, non si può vedere. Resta il fatto che non c’è una trama e sembra più uno sfoggio di capacità tecniche fine a sé stesso.
Infine, La locanda stregata, sempre con il nostro come protagonista. Una recitazione sopra le righe, e di molto, ma si usava; il tutto però è un po’ la summa della tecnica di Melies, e non è malvagio (simpatici gli stivali che se ne vanno! O la candela mortaretto…)
Che altro? Dalla “ghenga” di Edison abbiamo questo, Il sig. Edison al lavoro nel suo laboratorio chimico, che quanto meno ha valore storico, con un 50enne Edison al lavoro (a me, sembra reciti, non capisco proprio cosa stia facendo, magari qualche chimico capirebbe meglio i gesti).
Da quanto ho intuito, Edison non è immune al fascino della pecunia, ed ecco allora il primo spot della storia, in toto. Geniale l’idea, no? Ma qualcuno prima o poi doveva inventarlo. Oggi sarebbe improponibile, dato che si fa pubblicità alle sigarette.
Beh dai insomma anche dal 1897 qualche chicca è arrivata.
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Complimenti @tobanis! Collana davvero interessantissima la tua...
Grazie!
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