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La recensione di Per amor vostro (in anteprima, a 4 mani)
di Database
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 Prologo in cielo (scritto da Rototom)

“Al  cinema con Database” ovvero sapessi com’è strano storpiare il tuo nome a Milano.

Come è cominciata.

È cominciata con un moto di insofferenza verso il quotidiano. Io ogni tanto devo riprendere fiato anche se il pensare di riprendere fiato a Milano, metropoli congestionata, plumbea e ostile per un provinciale padano, potrebbe sembrare strano. Invece no.

A Milano c'è Bruno. E Bruno è una delle mie bombole di ossigeno. Bruno nella vita di tutti i giorni è Bruno ma poi si mette il mantello e la maschera di Database e gestisce questo sito, lo cura, lo difende, lo coccola, lo pettina, lo lava e lo asciuga. È la sua creatura.

Ma Bruno è a Milano e io per incontrarlo devo sorbirmi la tangenziale Ovest di Milano che è sempre sospesa nel tempo, ferma in un altroquando quantico inestricabile. Basta che due motocarri si mettano di traverso e la colonna arriva a sfiorare Lodi. Cosa che è puntualmente successa anche venerdì scorso.

Era grigio e pioveva. E faceva anche freschetto. Ma l'appuntamento che Database alias Bruno Kleinenfeldenen,  mi aveva riservato era ghiotto. Ci aveva accreditati alla visione per la stampa di Per amor vostro, di Giuseppe Gaudino con protagonista Valeria Golino. Il mio accredito era a nome David Tomino, un’ orribile storpiatura del mio nome, poco credibile anche come pseudonimo. Io sono Rototom, al massimo. Per questo ho storpiato il suo, di nome. Per ripicca e riconoscenza insieme. Il Feldene è stato infatti un mio fedele amico durante gli anni dell’ernia del disco. 

Poi: a passeggio per Milano con Bruno cicerone delle bellezze meneghine. Un caffè sui navigli. Lumache giganti colorate come installazioni d’arte moderna, quelle che per me saranno sempre le “umaque” nella meravigliosa storpiatura di mia figlia del nome del buffo gasteropode. Il film in una sala poco gremita. Il ritorno a passeggio, stavolta sotto un tiepido sole inedito, per me, tra le strade e le piazze milanesi. Un veloce pranzo vegetariano in una ex latteria e tante chiacchiere su cinema e dintorni. In quei dintorni è nata l’idea. Mettere le chiacchiere, le considerazioni, i giudizi, i lazzi e cazzeggi in forma scritta e farne un format. L’idea è sua. Perché Bruno ha un sacco di idee, sempre, che non riesci ad arginare ma solo ad accettare con gioia fanciulla. È per questo che ogni tanto, quando il quotidiano si aggrappa alla gola e stringe, vado a Milano.

Segue dibattito (su Skype, the day after)

Database: hey

Database: io ci sono

Rototom: ci sono anche io

Database: abbiamo vinto! :)

Rototom: Lo sapevo. Te lo avevo quasi detto, all'uscita del cinema che a me la Golino era piaciuta molto.

Database: sai, mi sono stupito quando ho poi visto che Valeria Golino aveva vinto già la Coppa Volpi, nel 1986 per un film di Maselli. È l’unica attrice italiana che ha vinto la Coppa Volpi due volte. Allora dici che questo premio è meritato?

Rototom: Io questa cosa non la ricordavo. Non ricordavo la prima Coppa Volpi. E credo di non aver visto il film in questione. Ma in questo caso credo che sia assolutamente meritata. Pur non avendo visto gli altri film in concorso, credo che fosse chiaro come la prova di Valeria in "Per amor vostro" valesse un premio. Mentre il film? Come l'hai vissuto? Secondo me giustamente non da premio purchè molto buono.

Database: Sì, non da premio. Ma un film valido. Ripensandoci penso che potremmo dire che è un’opera di realismo magico. Ti pare?

Rototom: Si, realismo magico è giusto. Il realismo della condizione di vita della protagonista e la magia della sua percezione di quella realtà, triste, in bianco e nero, sferzata da momenti onirici, lampi di colore. Personalmente avrei preferito un racconto più asciutto, meno contaminato. Il realismo invece: è solo riferito a lei o ad una condizione generale della situazione delle donne nel contesto sociale napoletano?

Database: Guarda questa cosa della condizione femminile mi trova molto attento e sensibile. Io penso che ancora oggi sia uno dei luoghi più oscuri della nostra civiltà. E parlarne, senza dover allontanarsi dai nostri confini, senza dover andare dove il dramma si fa evidente, è uno dei motivi per i quali ho apprezzato di più il film. Non penso sia solo la storia di una donna, né quella di una donna nel contesto napoletano. Penso semmai sia una sorta di episodio simbolico e paradigmatico del modo in cui ancora le donne, le nostre donne, vivono. Certo che gli uomini ne escono tutti a pezzi. Si salva solo il figlio, non a caso che ama travestirsi da donna e che è "ontologicamente" diverso in quanto sordomuto.

Rototom: In questo film gli uomini sono indeboliti dalla loro forza, fisica, brutale, primordiale e ignorante. Le donne (la donna Anna, simbolo delle donne) trova la propria forza da quella debolezza che il contesto sociale erroneamente le attribuisce. "Sono una santa non sono una donna", verrebbe da dire, e così è visto che di tanto in tanto nel film si trasfigura in santino sopportando le angherie altrui.

Database: Ti è venuto in mente per caso che questo film ha qualche debito nei confronti di altre opere?

Rototom: Si. Alcuni sprazzi di Nouvelle Vague nelle inquadrature in bianco e nero, un po' sghembe a volte. Questo modo di stringere i volti in inquadrature strette che enfatizzano le espressioni dei protagonisti. Poi ho avuto ricordi di un film "Io sono l'amore" di Guadagnino, che mi era piaciuto molto, nei momenti bucolici con lei e l'amato nei campi e anche a posteriori "Lorna" di Russ Meyer. Ma non c'entrano nulla, sono sprazzi, ricordi. E tu? Hai trovato collegamenti con il cinema passato?

Database: Mmm. È un po’ un collegamento banale, ma mi è venuto in mente Respiro. Perché c’è la Golino (che in fondo, mi sembra un po’ sempre poco adatta a fare la parte di una donna del popolo ma che poi riesce sempre a trovare un modo credibile per esserlo), per il rapporto con i figli, per il suo essere un po’ una figura sacrificale.

Rototom: . O del polpo. Visto che in Respiro si butta in acqua e fugge. A proposito anche in "Per amor vostro" è presente l'acqua, come elemento di collegamento tra i due mondi, quello vero e quello onirico.

Database: Giusto, l’acqua: non ci avevo pensato. Mare, Madre

Valeria Golino

Per amor vostro (2015): Valeria Golino

Rototom: Il mare che si gonfia e le nuvole nere all'orizzonte che prefigurano una sciagura, la visione dell'inferno. Ecco, questo non l'ho apprezzato. L'ho trovato posticcio e attaccaticcio. È già chiaro che vive in una condizione infernale. E poi un finale che fatica ad arrivare. Secondo me al di là della bontà del film sono questi i difetti che non hanno portato il film in zona podio.

Database: Sì, i siparietti “sperimentali” sembravano deboli anche a me. Forse sarà che siamo ormai viziati, che i nostri occhi avvezzi agli effetti digitali e sofisticati chiedono che quando si esce dalla realtà, l’irreale e l’immaginifico siano veri anch’essi. Lì sono vistosamente poveri: effetti quasi infantili.

Rototom: Guarda, tra i siparietti onirici quello meno discutibile secondo me era quello palesemente fasullo della visione infernale con le figurine che parevano ritagliate nella carta. Un po' come facevano i Monthy Python. Non ambisce alla realtà e rappresenta un immaginario. Mentre la visione della catastrofe era un effetto povero che avrebbe voluto farsi vero. Mentre grandissima rilevanza ha la musica di Epsilon Indi, che fonde la tradizione napoletana con sonorità elettroniche.

Database: Non mi ha entusiasmato a dire il vero. Ma sono molto difficile quando si parla di musica. Sicuramente comunque gli intermezzi musicali che “cantano” la storia contribuiscono stilisticamente a mantenerla all’interno di un tradizione. Qui però ci vorrebbe  qualcuno più esperto di me in cose napoletane. Sono pur sempre un oriundo...

Rototom: È l'impressione che ho avuto anche io. Non sono un esperto di tradizione napoletana, ho come avuto l'impressione che mi mancasse qualcosa per interpretare il senso della musica. Ma al di là di questo è chiara la sua importanza nelle tre ballate che narrano gli snodi cruciali del film. Un valore aggiunto, al di là che poi piaccia la musica in sé. Ma di Gaudino avevi visto altro? Ho letto che questo era il suo secondo lungometraggio in una carriera dedicata al documentario.

Database: No mai nulla. Confesso. Penso che sia molto difficile recuperare i suoi lavori, ma mi piacerebbe vedere qualcosa ora, soprattutto Per questi stretti morire. Almeno però questo film si vedrà, comunque. Senti ma che facciamo gli diamo un voto?

Database: (tra l’altro va in sala settimana prossima..)

Rototom: Un voto, un pollicione, le stelline, i cactus, i pomodori..... ok. Io voto 7,5 un buon film che ad una giornata dalla visione mi è cresciuto per senso e intensità. E poi ieri avevo postato su FB la previsione della vittoria di Valeria Golino. Davanti alla televisione durante la premiazione in casa c'era  un po' di tifo. Ci ho preso. E se lo è meritato 'sto premio. Tutto. Tu invece? Cosa gli dai?

Database: Sette pieno. A proposito di numeri, non hai mica quello di telefono della Golino: è proprio bella.

Rototom: Sei sempre un po' stitico coi voti, avrei scommesso sul 7. Si la Golino è veramente bella, e in questo film di una sensualità molto pronunciata. Il telefono te lo passo ma tanto lo so che in realtà cerchi Scamarcio. 

Database: Ecco abbiamo finito per essere due uomini italiani medi… aarrgh :)

Database: (forse dovrei dire “ho finito per essere…)

Rototom: Che rozzi. Che trucidi. Il prossimo film "Fast & Furious 9 VS Giant Anaconda". Coi pop corn e le bibitone gassate. Alla visione per la stampa, ovvio.

Database: :) Grazie Roto! Torna a trovarmi: 'sta casa aspetta a te!

Rototom: Grazie a te! Un abbraccio, illustre. Bye Roto

 

 

Epilogo in terra (scritto da Database)

Solo per dire che questa visita estemporanea mi ha fatto sì venire un'idea: siccome mi succede di essere invitato alle anteprima per la stampa (che adesso si tengono fortunamente spesso anche a Milano), sarebbe bello andarci ogni volta con qualcuno di voi e ripetere quest'epserienza e questo gioco. Non so se la rubrica si chiamerà davvero "Al cinema con Database" e poi è chiaro che a Milano posso arrivare solo quelli vicini, ma su questo non ci posso fare niente. Chi si prenota per le prossime anteprime? 

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