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Il Qualunquismo nel Cinema!
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Quante volte vi è capitato di cominciare un lungo, estenuante, inutile discorso sul cinema con chi del Cinema ha frainteso tutto o quasi?

A me tante, oggi ...l'ennesimo episodio e mi è venuta voglia di dedicare un post all'argomento, per vedere quanti cinefili empatizzano con me :) A che mi riferisco di preciso? Per farvi capire comincio col raccontarvi la psycho-discussione di oggi.

Si parla del film Blade (regia di Norrington con Wesley Snipes); in molti converranno con me, un piacevolissimo film d'azione; di certo...un film d'azione, non un dramma in stile Lars Von Trier o Kim Ki-duk. Tutti d'accordo su questo? 

Eppure leggo più spesso le opinioni di chi pensa che tutti gli universi possano essere mescolati, paragonati, di chi parla con lo stomaco e raramente invece mi imbatto in discussioni approfondite e razionalmente argomentate. Probabilmente in certi casi, non dovrei immischiarmi, ma non resisto, mi piange il cuore a non intervenire in difesa della pluralità e genuinità delle arti. 

Dicevo di Blade: bhe si...il problema di questo film e questo personaggio risiederebbe tutto nel tragico fatto che non sono rigorosamente attinenti alla creatura e alla vicenda pensati da Bram Stoker (che ha inventato il vampiro romanzato). In più (secondo queste persone) Snipes ha l'aggravante della pelle nera che non si addice ad un vampiro! E il fatto che sopporti la luce del sole poi? Uno scandalo impronunciabile!

Le testuali parole? <<Film privo di profondità, cura dei personaggi e della storia, manco un minimo di attenzione alla figura tradizionale del vampiro..nulla di originale>> ecc ecc. ...la figura "tradizionale" del vampiro...sembrano discorsi da estremista religioso.

A questo punto, essendo la miliardesima volta che mi imbatto in discorsi del genere, mi domando: sono pazza io o esagerano gli altri? Credo che giudicare un film come Blade per la "profondità" sia come voler giudicare una carpa per la capacità di volare o un'anatra per la capacità di ruggire. E' sano, è legale giudicare Hellboy the Golden Army per la capacità di aver portato in scena l'umorismo perlato di George Bernard Shaw o forse è meglio valutarlo per la spettacolarità dell'azione e delle trovate iconografiche? Per dirla terra terra, non si possono mischiare le pere con le mele. Ci vuole un po' di onestà intellettuale e anche un po' di capacità intellettuale nel dare giudizi. Soprattutto non ci si può limitare al "fa schifo, perché lo dico io" o avere la pretesa di paragonare generi distanti anni luce!

E non è la prima volta che si sentono discorsi del genere:

  • Non mi piace il film perché non è attinente al libro
  • Non mi piace perché non è attinente al fumetto
  • Non mi piace perché me lo aspettavo diverso
  • Non mi piace perché la trama è banale (tutti esperti di trame)

Il fatto che il suddetto film sia ben fatto o no è irrilevante se non è fedelissimo all'opera prima o se le varie componenti, sceneggiatura, trama, spessore, azione non sono perfettamente bilanciate! Eh si...tutti esigenti con StarshipTroopers, poi acclamano al capolavoro per un misero "Il cavaliere oscuro". Fosse dipeso da questa gente film privi di angoscia esistenziale come Indiana Jones non sarebbero mai esistiti, per non parlare di sciocchezzuole infantili come L'armata delle tenebre. E' un horror quello? Fa ridere. 

La maggior parte delle persone, a quanto pare, non è in grado di distinguere tra un "liberamente tratto da" di qualità ed una coerentissima cacata (passatemi il francesismo); né tra un film con trama banale ma piacevolissimo ed uno con una trama da premio Nobel per la letteratura ma insopportabile. 

E non si parla solo di questo. Si parla di giudizi superficiali ovunque, dati con la presupponenza che solo chi non sa nulla dell'argomento può avere! Nascono teorie universali sui "canoni" per giudicare un film, dimenticandoci che i bei film sono prima di tutto delle "opere d'arte multisensoriali", per giudicare le quali sono necessari il buon gusto e una mente preparata piuttosto che dei canoni rigorosi, stabiliti da chi?

Ho visto...pardon...sentito cose: "Ha sbagliato, il film doveva farlo così e cosà…"(sedicenne insoddisfatta di come Kubrick ha realizzato Orizzonti di Gloria).

Chi si lamenta per la trama, chi per la sceneggiatura, chi per l'azione...tutti che dimenticano che ogni film è diverso, è un mondo a sé, dà priorità ad un aspetto piuttosto che ad un altro: Avatar è una svolta per gli effetti speciali e la spettacolarità delle immagini; Ferro3 per i concetti e il modo di esprimerli; Kill Bill per la sceneggiatura e il citazionismo feticista.

Ogni opera va valutata per quello che è e non per quello che NON VUOLE essere.

Troppe poche persone lo capiscono e gli inquietanti, superficiali, ignoranti pregiudizi sul Cinema continuano ad esistere!

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