Approfitto di una settimana bislacca sul fronte delle nuove uscite per lanciare su questo nostro campo una questione sulla quale non sono ancora riuscito a prendere una posizione definitiva: quanto incidono i risultati del box office sulle decisioni degli spettatori su cosa andare a vedere al cinema? Che i dati degli incassi siano l'espressione numerica di cosa la gente ha visto è fuori di dubbio, ma quanto il rilancio che viene operato dai media (noi inclusi) di quello che la gente ha visto poi si traduce anche in quello che il pubblico va a vedere?
Il mio sguardo è ormai viziato da anni di lavoro sul box office settimanale e non sono sicuro di essere in grado di distinguere il valore puramente informativo e oggettivo di una classifica da quanto possa incidere sulla decisione di andare a vedere un film perché "è di successo", "sta andando bene", "lo hanno visto trecentomila persone". Al netto del fatto che ogni uomo sia o non sia un'isola, ogni tanto siamo anche portati ad ascoltare il bisogno di sentirci parte di qualcosa di più grande, anche se significa lasciare le nostre isole e scivolare in mare.
Mi ricordo che qualche anno fa feci una scelta simile decidendo a mente fredda, senza seguire alcun critico o consiglio di amico, di lanciarmi nella lettura del primo capitolo di Millennium dello svedese Stieg Larsson dopo aver visto una semplice classifica dei libri più venduti della settimana e assecondando il puro e semplice bisogno di partecipare ad un successo editoriale, come se fosse un rito collettivo. Peraltro, col senno di poi, ritengo che scelsi anche abbastanza bene la settimana in cui scivolare in quel mare considerando che poi divorai anche i due tomi successivi.
Parlando di cinema mi capitò la stessa cosa anche con C'è ancora domani di Paola Cortellesi, per il quale ascoltai la pura volontà di immergermi nel flusso della maggioranza con l'aggravante, rispetto a Millennium, di avere deliberatamente ignorato i consigli di tante persone di cui mi fidavo molto e che mi avevano nettamente sconsigliato di vederlo. Sicuramente mi andò peggio che con Millennium ma non è quello il punto. Il punto è capire se certe informazioni di matrice puramente quantitativa hanno ancora il potere di smuovere la propensione all'acquisto degli spettatori. Io una risposta non ce l'ho ma magari la vostra testimonianza o opinione, meglio se totalmente soggettiva, mi aiuta a mettere a fuoco meglio la domanda.
E ora i film della settimana. Che sono pochi, o meglio, molti meno delle settimane precedenti, e che approfittano di una settimana di relativa tranquillità - almeno in termini di peso delle uscite - perché il box office invece, dopo parecchi passi indietro, ne ha fatti alcuni avanti. Ci troviamo infatti in una specie di quiete prima della tempesta, considerando che, proprio parlando di fenomeni popolari, manca pochissimo all'arrivo del seguito di uno dei film che hanno più impattato sull'immaginario cinematografico degli ultimi anni e di sempre (il terzo capitolo di Avatar, uscita la settimana prossima) e del nuovo film di Checco Zalone (Buen Camino, 25 dicembre) campione indiscusso del box office italiano che ci riprova, a cinque anni da Tolo Tolo.
In cima alla lista dei nuovi film della settimana, che viene compilata il giovedì mattina sulla base delle informazioni relative al numero di schermi, troviamo un grandissimo ritorno, un film che è al tempo stesso un passo avanti e un passo indietro. Come giustamente dice Fiaba Di Martino di Film Tv, Lupin the IIIRD La stirpe immortale è infatti, "il primo lungometraggio del “ciclo Koike” e il primo del franchise sul ladruncolo creato da Monkey Punch a tornare, dopo trent’anni, a un’animazione tradizionale 2D". Un passo "indietro" sul fronte della tecnica che, oltre a cercare un effetto volutamente retrò e nostalgico, sembra possa anche rappresentare una decisa presa di posizione in controtendenza rispetto a certa animazione occidentale più orientata verso il 3d, il live motion e un uso anche ingombrante delle tecnologie basate su prompt. Un desiderio di fermare il mondo e di allontanarsi da un realismo che è sempre meno sinonimo di vero e che rischia di non essere più utile per generare identificazione ed empatia.
C'è anche un secondo film della settimana che si inserisce nella grande famiglia degli anime, anche se Jujutsu Kaisen: Esecuzione, distribuito da Eagle Pictures in altre 310 sale, è più un evento speciale destinato a promuovere la terza stagione della serie che una vera e propria uscita cinematografica, va comunque a consolidare quello che è chiaramente un fenomeno mondiale che sta prendendo sempre più piede anche in Italia.
Difficile comprendere fino in fondo i parametri con cui, in un periodo come questo, sia stato possibile destinare 200 schermi a un film come Brunello - Il visionario garbato. Non perché il doc firmato da Tornatore sulla vita dell'imprenditore umanista di Perugia Brunello Cucinelli non meriti attenzione, ma è il momento dell'anno a destare qualche perplessità, ma i primi risultati danno ragione alla distribuzione. In ogni caso qualcuno della community (proprio di Perugia) lo ha già visto e ce lo racconta in una delle segnalazioni che trovate in homepage.
"Ordinaria" invece l'uscita di L'ombra del corvo, un dramma che "nella messa in scena include elementi tratti dall’horror, dal cinema infantile e dal teatro visivo" e che, come dice Emanuela Martini, anche se è stato "paragonato a Babadook, non è un horror né un fantasy, nonostante la presenza della enorme creatura piumata: è un film molto intelligente sul lutto, sulla perdita e sul bisogno di riprendersi" che porta in dote anche due grandi attori britannici (Benedict Cumberbatch e David Thewlis) e affronta il weekend con quasi 200 sale.
Poco al di sotto in quanto a numero di schermi (150), dopo numerosi e significativi slittamenti, troviamo un film "sul potere della cultura come detonatore emotivo". Leopardi & Co. è infatti un "omaggio alla poesia come forma di conoscenza, ma anche come strumento per attraversare il dolore". Un film ambizioso che chiaramente osa tanto (cast internazionale e produzione italiana) e mescola i generi (commedia sentimentale e racconto di formazione). Se lo vedete, parlatecene, siamo curiosi di sapere cosa ne pensate.
Arriva finalmente, a ben sette mesi dalla sua prima apparizione festivaliera (Fuori concorso a Cannes), Vita privata la nuova pellicola di Rebecca Zlotowski che per ora raccoglie una bella recensione da parte di pazuzu, che lo ha visto a Roma, e che perfino il direttore di Film Tv ha decisamente apprezzato ("nel giochino ovvio e letterale che mette insieme giallo e psicoanalisi riesce a non chiudersi nel didascalismo, nel far tornare i conti pienamente, insinuando e lasciando aria a tensioni profonde e indicibili. Un gioiellino.").
Appena al di sopra della soglia di visibilità (50 schermi) c'è anche un altro film che pare aver messo d'accordo community e critica: "Gioia mia, scritto diretto e montato da Margherita Spampinato, è una fiaba morbida e delicata, bagnata dalle luci di Claudio Cofrancesco (Flavio De Bernardinis, Film Tv)" ed è la "dimostrazione pratica di quando si parla di piccoli e bellissimi film: questo lo è in pieno. Poetico, tenero, pieno di colore (eccellenti la fotografia e il commento musicale) e lontano dal chiasso. (Michemar)". Se non ce l'avete vicino mettetelo in watchlist insieme a Un inverno in Corea, che, per Ilaria Feole di Film Tv, "non scivola mai in cliché risaputi, lasciando lo spettatore davanti a un racconto opaco, illustrato dal regista con mano fin troppo consapevole e puntellato dalle magnifiche animazioni di Agnès Patron".
Dopo aver fatto un veloce passaggio in sala, arriva invece finalmente su MUBI The Mastermind, il nuovo film della regista americana indipendente Kelly Reichardt (First Cow, Old Joy, Certain Women). Ed è proprio a questo film che Film Tv dedica la prima puntata di Full Frontal, un nuovo podcast settimanale in cui il direttore Giulio Sangiorgio parte con l'idea di mettere a nudo un film e finisce per raccontare anche il suo modo di vedere il cinema e forse il mondo. Il podcast è gratuito, le puntate durano circa 15 minuti, lo potete ascoltare qui, su Spotify, su Apple Podcasts, su YouTube, e, se le piattaforme non fanno per voi, in santa pace su un nuovo canale Telegram dedicato. Si tratta di un prodotto che abbiamo curato nei minimi dettagli, dalla produzione seguita dal montatore professionista Filippo Mauro Boni, fino alla ricerca e alla selezione dei materiali audio che lo puntellano (Giulia Ciappa), con gli interventi di Paolo Mereghetti, della regista Claire Simon e di Ilaria Feole, e senza dimenticare una sigla musicale che si intitola come un grande noir di Jules Dassin, composta dai Dining Rooms (Stefano Ghittoni, Cesare Malfatti, Ishtar).
Prima puntata online dalle 17 di venerdì 12. Let's go.
Titolo originale Rupan Sansei za Mûbî Fujimi no Ketsuzoku
Regia di Takeshi Koike
Uscito in Italia: 11 dic 2025
Il ladro Lupin progetta un nuovo colpo impossibile, da compiersi su un'isola spettrale dove si trova una spaventosa creatura immortale che sogna di rifondare il mondo intero... Dopo quasi trent'anni, il franchise con protagonista Lupin torna all'animazione tradizionale 2D.
Evento speciale atto a promuovere la terza stagione della serie anime fantasy horror, tratta dall'omonimo manga di Gege Akutami, prodotta da Toho Animation e realizzata dallo studio MAPPA. Il film si compone di un segmento clou - la battaglia più spettacolare dello show, dall'arco di L'incidente di Shibuya - e dei primi due episodi della nuova annata, rinominati L'inizio del gioco di sterminio.
Con Brunello Cucinelli, Saul Nanni, Francesco Cannevale, Francesco Ferroni, Emma Fatone
Uscito in Italia: 9 dic 2025
Il documentario di Giuseppe Tornatore, prodotto da Brunello Cucinelli Spa e da Masi Film in collaborazione con Rai Cinema, è un ritratto a 360°, tra materiali fiction e filmati d'archivio, dell'eponimo imprenditore umanista che durante la sua carriera intrecciò professione e filosofia.
Con Benedict Cumberbatch, David Thewlis, Vinette Robinson, Sam Spruell, Richard Boxall
Uscito in Italia: 11 dic 2025
Dopo la morte improvvisa della moglie, un padre (Benedict Cumberbatch) e i suoi due figli piccoli (Henry e Richard Boxall) si trovano a fronteggiare un dolore terribile. Nelle loro vite irrompe un minaccioso corvo parlante che li guida attraverso l'elaborazione della perdita. Esordio nel lungometraggio di finzione del documentarista britannico Dylan Southern. Tratto da Il dolore è una cosa con le piume di Max Porter.
Schermi giovedì 11 dicembre: 185 Distribuzione: Adler Entertainment
Con Jeremy Irvine, Denise Tantucci, Whoopi Goldberg, Paolo Calabresi, Paolo Camilli
Uscito in Italia: 11 dic 2025
Un giovane attore americano sogna il successo ma non è interessato a leggere i copioni. Alla fine però la sua agente lo convince ad accettare il ruolo da protagonista in un film diretto da un grande regista italiano: recatosi sul set con la convinzione di interpretare Casanova, il ragazzo scopre di aver ottenuto la parte di Leopardi... Esordio italiano di Whoopy Goldberg, che affianca Denise Tantucci, Paolo Calabresi e Jeremy Irvine.
Con Jodie Foster, Virginie Efira, Mathieu Amalric, Daniel Auteuil, Vincent Lacoste
Uscito in Italia: 11 dic 2025
Una rinomata psichiatra parigina (Jodie Foster) scopre che una delle sue pazienti si è tolta la vita. La donna tuttavia non crede che si sia realmente trattato di un suicidio, e in segreto inizia così un'indagine... Presentato fuori concorso al 78° Festival di Cannes e alla Festa del cinema di Roma n. 20 nella sezione Grand Public. Su Film Tv n. 49/2025, intervista alla regista Rebecca Zlotowski.
Con Aurora Quattrocchi, Marco Fiore, Martina Ziami, Camille Dugay
Uscito in Italia: 11 dic 2025
Sicilia. Incontro-scontro fra generazioni: da una parte Nino (Marco Fiore), dodicenne scontroso e iperconnesso, dall'altra la zia religiosa e scorbutica (Aurora Quattrocchi), che trascorre con lui un'estate complessa. Presentato in anteprima nazionale ad Alice nella città e, prima, nel concorso Cineasti del presente al 78° Festival di Locarno, dove ha ottenuto il Premio speciale della giuria - Cine+ e il Pardo per la miglior interpretazione femminile andato a Quattrocchi. Esordio alla regia di Margherita Spampinato: su Film Tv n. 49/2025, la intervistiamo.
Con Saleh Bakri, Imogen Poots, Mohamed Abdel-Rahman, Stanley Townsend, Muayyad Abd Elsamad
Uscito in Italia: 11 dic 2025
Basem è un insegnante palestinese che, nella Cisgiordania occupata, si trova diviso tra il suo impegno nella resistenza, il ruolo paterno che ricopre nei confronti di uno dei suoi studenti e il sentimento nascente per una militante. Esordio nel lungo della palestinese Farah Nabulsi (candidata all'Oscar 2020 per il cortometraggio The Present), presentato fuori concorso al 43° Torino Film Festival.
Con Bella Kim, Roschdy Zem, Park Mi-hyeon, Ryu Tae-ho, Gong Doyu
Uscito in Italia: 11 dic 2025
La venticinquenne franco-coreana Soo-Ha (Bella Kim) è studentessa di letteratura e cuoca in un piccolo albergo, di cui è cliente un noto illustratore francese in cerca d'ispirazione, Yan Kerrand (Roschdy Zem). Tra i due nasce un legame essenziale, fatto di poche parole e basato sull'amore condiviso per l'arte del disegno e della cucina. L'esordio nel lungometraggio di Koya Kamura, tratto dal romanzo Inverno a Sokcho di Elisa Shua Dusapin (FinisTerrae), ha vinto il premio per la miglior regia al 43° Bergamo Film Meeting.
Con William Hurt, Solveig Dommartin, Jeanne Moreau, Max von Sydow
Uscito in Italia: 9 dic 2025
Dopo aver riportato al cinema Il cielo sopra Berlino, Così lontano, così vicino!, Buena Vista Social Club e Paris, Texas, CG Entertainment distribuisce in versione restaurata la director's cut del road movie diretto nel 1991 da Wim Wenders: un «viaggio intorno al globo» che si trasforma in un «itinerario geografico e spirituale» a riecheggiare l'antico mito di Omero. Nel cast, Jeanne Moreau, Max von Sydow e William Hurt. Su Film Tv n. 49/2025, la Locandina in regalo.
Schermi giovedì 11 dicembre: 3 Distribuzione: CG Entertainment
Documentario di denuncia su due vite spezzate: quella dell'operaio Octav Stroici, la vittima del terribile crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali il 4 novembre, e quella di Daniele Cucchiaro, rimasto ucciso dal muletto su cui stava lavorando sulla banchina del Tevere l'8 settembre. Il film, appello a mantenere alta l'attenzione su un problema urgente che riguarda l'intero paese, è introdotto e chiuso dall'intervento del giornalista Marco Patucchi e del magistrato Bruno Giordano, entrambi da anni impegnati sul tema delle morti e degli infortuni sul lavoro. Prima dell'uscita ufficiale in sala l'11 dicembre, il film è in anteprima il 10 a Monterotondo, la città di Stroici e di Cucchiaro.
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