Sherlock Holmes
- Azione
- Gran Bretagna, USA
- durata 128'
Titolo originale Sherlock Holmes
Regia di Guy Ritchie
Con Robert Downey jr., Rachel McAdams, Jude Law, Mark Strong, Kelly Reilly, Eddie Marsan
En attendant Sherlock Holmes dell’adrenalinico Guy Ritchie (a Natale prossimo sugli schermi), con Robert Downey jr. nei panni e nella pipa del deduttivo investigatore e Jude Law in quelli del dottor Watson, spero in film che risarcisca Conan Doyle da una filmografia scalcinata, - come è accaduto a Maigret e alla Christie: spiccioli di film appena decenti, in un solo caso un capolavoro e di riflesso un ottimo Sherlock-ambient.
Il libro da cui Herbert Ross trasse il film Sherlock Holmes: soluzione sette per cento (1976) ha come sottotitolo Primo quaderno delle memorie inedite del dr. Watson, il fedele assistente di Sherlock Holmes, pubblicate a cura di Nicholas Meyer (Rizzoli editore, 1976).
Meyer immagina che Holmes si incontri con Sigmund Freud il quale pone tremendi interrogativi: perché Holmes si droga (cocaina in soluzione 7%)? Perché è diffidente verso le donne? Perché vede nel professor Moriarty il suo persecutore? Tutti problemi che indagati da Freud portano alla luce aspetti reconditi e sconcertanti della personalità del detective.
Nicholas Meyer, in un altro suo romanzo fa incontrare Sherlock Holmes addirittura con George Bernard Shaw, lo stizzoso commediografo, precisamente nel romanzo Orrore nel West End. Inoltre nel film degli anni Settanta (Meyer è anche regista, scrittore di gialli e ha lavorato nello staff per il lancio di Love story), L’uomo venuto dall’impossibile (1972), faceva incontrare H. G. Wells con Jack lo squartatore.
Sherlock Holmes ha tanto sovrastato il suo autore, Sir Arthur Conan Doyle, che c’è gente (dice la leggenda) che ancora oggi continua a inviare lettere a Baker Street dove Holmes aveva lo studio.
L’investigatore lente e pipa appare inoltre nelle opere di altri scrittori: Mark Twain, in una novella del 1902 (A Double Bareleed Detective Story), racconta di un’indagine fallita di S. H.
Il figlio di A. Conan Doyle, Adrian, scrisse negli anni ‘50 con l’aiuto di un “giallista” di fama sherlockiana, John Dickson Carr (alias Carter Dickson), The Exploits of S. H., narrando ‘nuovi casi’ trovati tra le carte inedite di Sir Arthur, ovviamente inventati.
S. H. appare poi, con il nome curiosamente corretto, in racconti di fantascienza, come Shlock Flomes (Robert L. Fish, L’avventura della banda con gli occhiali, Hoka Homes nell’omonimo racconto di Poul Anderson e Gordon R. Dickson, infine Herlock Sholmes in un racconto di Maurice Leblanc, Arsenio Lupin contro Herlock Sholmes. Anche Umberto Eco nel romanzo-indagine storico Il nome della rosa chiama il protagonista “Frate Guglielmo da Baskerville” che rimanda a Guglielmo di Occkam e al Mastino dei Baskerville. Aggiungo che un maestro della detection, Ellery Queen (veramente i maestri erano due e lavoravano in coppia) ha scritto negli anni ‘60 il romanzo Uno studio in nero, in cui Sherlock Holmes (già protagonista di Uno studio in rosso di Conan Doyle”) è alle prese (di nuovo) con Jack lo Squartatore.
Non è finita. S. H. oltre che una creatura di Conan Doyle è, non dimentichiamo, figlio del positivismo imperante nella seconda metà del diciannovesimo secolo. Il suo metodo basato sull’osservazione e sulla raccolta di dati empirici lo avvicina a pensatori come J. Stuart Mill, Herbert Spencer e Charles Darwin. Per questo, in tempi più recenti (agli inizi degli anni Ottanta) il grande linguista e antropologo Thomas A. Sebeok ha compiuto uno studio sofisticato per dimostrare che il metodo d’indagine di Sherlock Holmes ha una sorprendente affinità con la teoria della “abduzione” di Charles S. Peirce, il padre della semiologia (il saggio di Sebeok è stato pubblicato sulla rivista “Alfabeta” del marzo 1982).
Lo storico Carlo Ginzburg, a sua volta, ha trattato in modo affascinante i “paradigmi indiziari” di S. H. in un saggio contenuto nel volume Crisi della ragione (Einaudi 1979).
Per finire segnaliamo due libri molto recenti che si spera siano tradotti in italiano: nel primo si mette a confronto Sherlock Holmes con Karl Marx (Marx et Sherlock Holmes - Fayard Noir, Paris 1981), mentre nel secondo, The Case of the Philosopher’s Ring - Randall Collins (Harvester Press, London 1980) - troviamo Bertrand Russell che si reca nel famoso studio di Baker Street per sventare un complotto ordito contro Ludwig Wittgenstein.
La lista che segue esaurisce “il meglio” trasferito in cinema di Mr Holmes, una manciata di opere passabili (Terence Fisher), mediocri e due sole eccezioni, il vertiginoso film del grande Billy Wilder e quello solo allusivo dei fratelli Hughes (La vera storia di Jack lo squartatore).
Forse la televisione ha trattato meglio i tre grandi della detection, una volta tanto.
Esistono molte parodie di Sherlock Holmes, la più geniale è senza ombra di dubbio "Sherlock jr" di Buster Keaton.
Titolo originale Sherlock Holmes
Regia di Guy Ritchie
Con Robert Downey jr., Rachel McAdams, Jude Law, Mark Strong, Kelly Reilly, Eddie Marsan
Titolo originale The Seven Per Cent Solution
Regia di Herbert Ross
Con Vanessa Redgrave, Nicol Williamson, Robert Duvall
Titolo originale The Private Life of Sherlock Holmes
Regia di Billy Wilder
Con Robert Stephens, Colin Blakely, Irene Handl, Christopher Lee, Geraldine Page
Titolo originale Sherlock Holmes und das Halsband des Todes
Regia di Terence Fisher, Frank Winterstein
Con Hans Soehnker, Christopher Lee, Senta Berger, Hans Nielsen
Titolo originale The Hound of the Baskervilles
Regia di Rodney Gibbons
Con Matt Frewer, Kenneth Welsh, Jason London, Emma Campbell
Titolo originale The Sign of Four
Regia di Rodney Gibbons
Con Matt Frewer, Kenneth Welsh, Sophie Lorain, Michael Perron
Titolo originale Young Sherlock Holmes
Regia di Barry Levinson
Con Nicholas Rowe, Alan Cox, Sophie Ward, Anthony Higgins
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