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L'ultimo Imperatore

Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film

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La recensione su L'ultimo Imperatore

di ziogiafo
10 stelle

ziogiafo - L'ultimo Imperatore – Cina/Francia/Gran Bretagna/Italia, 1987 - Il maestro Bernardo Bertolucci, rappresenta sicuramente uno degli esponenti italiani più autorevoli a livello mondiale, della cosiddetta cinematografia «dell’impegno», regista e sceneggiatore di rilievo che mosse i suoi primi passi nella «settima arte» da giovanissimo, come assistente di Pier Paolo Pasolini, che lo guidò durante le sue prime esperienze. «L'ultimo imperatore» è un film altamente spettacolare, un kolossal, diretto in maniera egregia dal famoso regista italiano, maestro del genere, abituato a gestire in maniera sapiente le grandi masse di attori e comparse nei vari set cinematografici da lui coordinati, sempre con grandi risultati… la sua importante filmografia lo conferma ampiamente. Siamo nel 1909, il film parte dalla vita del principino cinese Pu Yi, (piccolo erede al trono), un bambino di appena tre anni (figlio del principe Chun) che viene condotto nella «Città proibita» per essere incoronato come nuovo Imperatore della Cina. Dopo la sontuosa cerimonia il bambino viene tenuto quasi come un prigioniero nell’austera città imperiale, dove cresce sotto il “controllo” di balie e servitori ambigui. Con gli anni Pu Yi, viene affidato ad importanti educatori, in particolare allo scozzese Sir Reginald Johnston, - un superlativo Peter O'Toole - che ne farà un uomo colto e raffinato, scuotendone la coscienza sociale e politica. All’Imperatore Pu Yi (John Lone), dopo una serie di vicissitudini, gli viene affidato il regno della Manciuria, che amministrerà in maniera fittizia, in quanto gli arroganti giapponesi invasori lo avevano collocato in quel ruolo come “fantoccio” di uno stato inesistente. Pu Yi, pur essendo cosciente di avere nemici ovunque si ribella al potere nipponico, cercando di mantenere l’indipendenza della Manciuria per non farla diventare una colonia giapponese. Al termine della guerra nel 1945, Pu Yi, purtroppo, sarà abbandonato da tutti alla sua crudele sorte… verrà catturato dai Russi che lo metteranno in carcere per molto tempo, rilasciandolo dopo anni, “trasformato” e disorientato, secondo i dettami della nascente società comunista di Mao Tse-Tung. Pu Yi, vivrà in seguito come un uomo comune, continuando a subire umiliazioni, confinato come criminale di guerra a Pechino nella sua ex reggia a fare il giardiniere. Storia di un uomo perennemente prigioniero, prima fra le “sue” mura prestigiose, poi in un triste esilio imposto dagli eventi storici che ne distrussero totalmente l’esistenza. Bravissimo John Lone, straordinario nel suo ruolo, che riesce a mettere in risalto la complessa psicologia del tormentato protagonista del film. «L'ultimo Imperatore», è un capolavoro giustamente pluripremiato, che offre - grazie alla magnifica arte del maestro Bertolucci - indimenticabili e maestose scene di questa appassionante storia vera, in uno spettacolo unico, sulle eleganti e struggenti note del grande Ryuichi Sakamoto. Un’appassionante storia di un uomo solo… Da rivedere assolutamente! Cordialmente,ziogiafo

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