Regia di Don Siegel vedi scheda film
Agguato nei Caraibi (1958): locandina
mite Sam Martin sbarca il lunario affittando Il suo vecchio peschereccio, ancora da finir di pagare, ai turisti e ai pescatori improvvisati che giungono in vacanza nella amena e assolata Costa della Florida.
Indebitato fino al collo per poter assicurare alla amata consorte una vita dignitosa, Sam viene periodicamente tirchia to dai propri creditori, e per questo indotto ad accettare offerte allettanti che loschi individui gli propongono.
Agguato nei Caraibi (1958): Audie Murphy, Patricia Owens
In particolare lo avvicina uno sprezzante e non più giovanissimo uomo, d'affari che si accompagna con una avvenente giovane donna offrendogli una lauta ricompensa per un viaggio in mare aperto. In loco l'uomo alza la posta e propone al comandante di condurre lui e la giovane sino a Cuba, ove permetter loro di consumare una notte d'amore a sfondo caraibico ed esotico.
In realtà dietro questo individuo si cela un pericoloso trafficante di armi che deve fornire un gruppo rivoluzionario. Nella missione ci scapperanno pure due morti, e per Sam si tratterà di uscirne pulito e sano e salvo, minacciato a morte dal trafficante, ed inseguito dalla polizia cubana, costretto suo malgrado a trasformarsi da mite uomo di mare, a temerario risolutore di intrighi internazionali.
Agguato nei Caraibi (1958): Eddie Albert, Richard Jaeckel
Agguato nei Caraibi (1958): Audie Murphy, Gita Hall
Genericamente ispirato ad "Avere e non avere", racconto breve di Ernest Hemingway, precedentemente trasposto nel film Acque del Sud di Howard Hawks del 1944, questo film, diretto da un giovane Don(ald) Siegel, non raggiunge i vertici della trasposizione di Hawks, ma rimane comunque un robusto film di avventura che si carica di tensione soprattutto nella seconda e risolutiva parte, dopo un incipit forse un po' troppo dispersivo e divagante.
Il giovane regista non era ancora considerato l'autore di fama che finì per rivelarsi già qualche anno dopo, ed il cast di cui ebbe disponibilità non lo aiuta à trasformare la vicenda, comunque concitata, in un dramma ad alta tensione come i presupposti avrebbero suggerito. Il protagonista, un volenteroso Audie Murphy col viso candido da bambino mai cresciuto, non possiede un physique du role adatto al proprio personaggio, ma alla fine il racconto risulta piacevole a seguirsi, pur non arrivando mai ad inserirsi nel filone del noir potente tipico del decennio precedente e di quei fantastici anni '50.
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