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A prova di vendetta

Regia di Richard Sarafian vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su A prova di vendetta

di John_Nada1975
6 stelle

Basterebbe soltanto la colonna sonora di Don Preston -e stìcà-,  la fotografia calda e dai colori arancioni e toni acri nella ambientazione desertica della cittadina in Arizona di Peter Lyons Collister, che lo apparenta sotto il lato visivo ravvicinatamente con il coevo "Ricercati: Ufficialmente morti"(Extreme Prejudice), e il cast strepitoso anche soltanto a svolgere i primi tre nomi, per ogni appassionato: Gary Busey, Yaphet Kotto, Seymour Cassel(l'esecrabile, trasandatissimo sceriffo corrotto), il prete irlandese e ovviamente zoppo Bert(qui Burt!)Remsen, William Smith naturalmente congeniale e superlativo motociclista cattivo, per calarti, farti sentire l'atmosfera irripetibile di quegli anni, come se in un attimo ti trovassi seduto nel vecchio tuo Burghy di via Guelfa, indossando il giubbotto di Chevignon, non molto distante da Marino Groovy.

E a dare una bella pedata ai giudizi quelli si, semplicemente "vomitosi" perchè soprattutto protervi e totalmente ciarlatani-non avendo mai visto evidentemente in vita loro un B-movie-, ad un titolo benissimo diretto e realmente affascinante, quale questo dell'action americano di serie B seconda metà anni '80. Tutto quello che uno può desiderare, tra bande di motociclisti e risse violente mutilazioni come neppure in "Robocop", è esattamente contenuto qui dentro(da antologia la sequenza della bara con la moglie trascinata di nuovo a casa dai criminali motociclisti. E c'è pure come tema portante sui titoli di testa e coda "Eye of the Tiger" dei Survivor, che dà infatti anche il titolo originale al film, oltre a "Gravity" di James Brown, in pratica un ri-arrangiamento di "Living in America"!. Reso possibile da "Rocky III", grazie alla produzione dei discografici Scotti Bros., allora con la loro neonata divisione produzione cinematografica. Dialoghi strepitosi come oggi non se ne possono scrivere più poiché inevitabilmente "offenderebbero" quelli di lì, quelle di là ecc., e soprattutto con sequenze d'azione(strepitoso il pick-up Dodge RAM nero armato da "Delta Force" oltretutto fornito da narcotrafficanti messicani), realizzate da stuntmen motociclisti e "camionabili" per citare l'aria generale, veramente "Over the Top".


Non c'è davvero altro da aggiungere se non che il protagonista è un davvero bravissimo(nello stesso periodo di "Arma Letale"Gary Busey, che poi tornerà l'anno dopo per un ruolo molto simile ma diretto da Steve Carver, altro specialista -ma con minore lignaggio e così importanti precedenti in termini assoluti di Sarafian-, in un secondo classico della serie B d'azione con alcuni attori già presenti qui, e la stessa produzione MGM.

"Bullettproof" intitolato in Italia per le videocassette fedelmente in "A Prova di proiettile", e quindi apparentato a questo fin dal titolo.

A chi non piace e dice gli fa vomitare, o lo liquida con il solito tono da cariatide col ruolino in cattedra, come nel giudizio succinto, si guardi pure osannante "Diabolik" di Manetti Bros e Saccà.

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