Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Un intenso dramma sugli orrori della guerra.
La vicenda narrata in un famoso articolo di Daniel Lang, adattato per lo schermo da David Rabe, offre a Brian De Palma l'occasione di dimostrare ancora una volta quanto sia stato uno dei più abili utilizzatori del mezzo cinematografico, con un suo stile unico e riconoscibile e un livello tecnico sempre di eccellenza.
Che poi Vittime di guerra arrivi tardivamente nel filone dei Vietnam-movie lanciato da Platoon è un altro discorso. De Palma ne è perfettamente consapevole ma si buone su binari propri, anche se la storia è una sorta di via di mezzo tra quella, appunto, di Platoon e quella del kubrickiano Full Metal Jacket.
Michael J. Fox interpreta la parte di un novellino appena arrivato in Vietnam che viene inviato in una missione esplorativa durante la quale gli altri suoi commilitoni sequestrano una ragazza del posto, la violentano a turno e poi la uccidono barbaramente... E' questa la parte più lacerante del film, anche perchè il regista ricorre al suo personalissimo metodo di montaggio per ottenere una dilatazione del tempo, già attuata con grande efficiacia nei finali di suoi lavori predenti, come Carrie e Blow Out. Lo scopo è chiaramente quello di scolpire bene nella mente dello spettatore il trauma che perseguiterà il giovane protagonista anche dopo il suo ritorno negli Stati Uniti...
La colonna sonora di Ennio Morricone è bella, anche se talvolta richiama quella precedentemente da lui composta per The Mission.
Curiosità: Brian De Palma ha detto che aveva cercato di fare questo film dal 1969 quando ha letto per la prima volta l'articolo di Casualties of War sul New Yorker. Ma con la guerra del Vietnam ancora in corso, non c'era modo che sarebbe successo, anche per molti anni dopo la fine. Tuttavia, negli anni '80, in seguito al successo dei film della guerra del Vietnam Platoon (1986) e Full Metal Jacket (1987), e del suo successo The Untouchables (1987), i boss dello studio alla Paramount gli hanno dato il via libera per iniziare a sviluppare il progetto.
Il film segna il debutto sullo schermo di John C. Reilly.
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