Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Spinto dalla curiosità di vedere uno dei primi (se non il primo) film tratto dal libro di Jules Verne del 1870, ho visto con piacere questo risalnte film della Disney.
Anzitutto, non è un capolavoro e la pellicola mostra i segni del tempo: ritmi compassati, abbigliamenti datati e oggi fuori contesto, tecnologia simultaneamente modernissima e obsoleta.
Nonostante queste caratteristiche intrinseche e derivanti dagli anni trascorsi dalla sua realizzazione, il film presenta diversi motivi di interesse, soprattutto perchè consente di osservare anzitutto due vere e proprie star di Hollywood nei loro anni giovanili: James Mason, umbratile, mai un sorriso, sempre virato verso la tristezza ed invecchiato (solo all’apparenza) dalla barba, magrissimo e scattante nella uniforme blu che indossa per tutto il film; il suo contrappunto nel film è l’esplosivo Kirk Douglas, dai capelli apollinei, aitante e forzuto, ma anche capace di cantare melodie da marinaio.
Tra i due, si colloca, con prestazione attoriale interessante e resa ancora più particolare anche dal celebre doppiatore italiano Carlo Romano, il grande Peter Lorre (europeo naturalizzato americano), piccolo di statura,. cicciottello, dai capelli corti e dai grandi occhi espressivi, che dà vita ad un personaggio che forse non è indimenticabile, come altri da lui impersonati, ma è il più complesso di tutto il film.
C’è poi, in un ruolo tutt’altro che marginale, Paul Lukas - anch’egli europeo naturalizzato cittadino statunitense - che interpreta con mestiere e rigore - il personaggio più rfilessivo e colto del film assieme a James Mason.
Sono godibili anche le scene acquatiche, che, all’epoca, presumibilmente avranno suscitato scalpore, perchè è resa efficacemente la vita sottomarina oceanica (prima dell film della saga 007 “Thunderball”) , anche se con ritmi non velocissimi e con scafandri un pochino fantasiosi, ma divertenti sul piano della pura cinefilia (almeno per me).
E’ un film ingenuo e lento, per i nostri tempi, ma va riscoperto anche per il coraggio di illustrare un super classico della letteratura e per i messaggi sull'utilizzo della tecnologia da parte dell'umanità senz'altro attuali anche oggi.
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