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La tradotta

Regia di Jurgen Roland vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su La tradotta

di alan smithee
7 stelle

locandina

La tradotta (1961): locandina

PRIME VIDEO

Nel marzo del 1945, con la Germania sull'orlo del collasso a causa della guerra, un tenente tedesco ormai vicino alla pensione, e con forti problemi di vista che lo avevano allontanato ormai da anni dalle missioni tattiche, relegandolo negli uffici, viene incaricato, per scarsità di altri ufficiali, impegnati sul fronte, di scortare un gruppo di prigionieri di guerra, lungo un viaggio ferroviario verso un'unità penale sul fronte occidentale, ove saranno destinati ognuno alla sua sorte.

scena

La tradotta (1961): scena

Hannes Messemer

La tradotta (1961): Hannes Messemer

Inviso a costoro, sicuri di fare una brutta fine non appena giunti a destinazione, e quindi assai protesi a darsi alla fuga piuttosto che soccombere in prigionia, l'anziano e pacato tenente decide, nonostante la evidente ostilità manifestata dai prigionieri, di salvarli, invece di consegnarli al nemico, riuscendo in tal modo a proteggerli dalla guerra e dai nazisti.

Tratto dall'omonimo romanzo di Wolfgang Altendorf, La tradotta si fa forza della sua originale ambientazione nei ranghi delle truppe naziste impegnate nel momento cruciale della loro disfatta, e quindi animate da sentimenti e comportamenti ancora più spietati nei confronti del nemico, per evidenziare e fare un distinguo tra l'efferatezza per cui esse sono note nella loro generalità, e la presenza in quegli stessi ranghi, di personalità animate da intenti umani e scrupolosi, qualora si scenda a studiarne i singoli particolari.

scena

La tradotta (1961): scena

La storia si rivela piuttosto avvincente, seppur forse non supportata da una regia da alto valore aggiunto, ad opera di un solamente diligente Jurgen Roland, potendosi invece avvalere il film dell'ottima recitazione degli attori prescelti, con particolare riferimento alla lodevole prova offerta dall'attore Hannes Messemer, che qui conferma appieno la sua precedente e ottima prova nel film di Rossellini, Il generale Della Rovere.

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