Regia di Damián Szifron vedi scheda film
Vendetta-selvaggia-vendetta in chiave argentina (con lo zampino di Pedro Almodovar)
C'è un filo conduttore che lega i sei episodi di questo film argentino diretto da Damián Szifrón e coprodotto da Pedro Almodovar, ed è la vendetta o perlomeno la rivalsa, nei confronti di qualcuno o qualcosa (un sistema sociale nella fattispecie di un episodio) a cui la si deve far pagare per un sopruso, una violenza, una cattiveria.
l titolo originale "Relatos salvajes" ovvero "Storie selvagge" rende meglio l'idea di fondo che pervade tutta la pellicola, perchè questa vendetta viene perseguita spesso con comportamenti fuori controllo, ingestibili, e veramente selvaggi!
La finalità è dichiaratamente comica, e il regista Szifrón declina sotto varie forme questi meccanisimi di vendetta, centrando quasi sempre l'obiettivo di produrre una commedia divertente e un po' controcorrente.
Come spesso accade nel cinema dei corti e mediometraggi, ci si trova davanti a sceneggiature e messe in scena potenti, perchè spesso la tendenza dei corti/medi è quella di sopperire alla durata ridotta della pellicola con storie e modalità narrative di forte impatto.
Questo approccio è mantenuto in pieno nell'episodio di esordio "Pasternak", che in pochi minuti esplode in tutta la sua potenza con una storia surreale, portata avanti con dialoghi che si rifanno a quel parlare continuo e petulante di un certo cinema e tv ispanoamericani (vedi anche telenovela), e si conclude in modo roboante e assolutamente coerente con la follia della storia raccontata.
Storie pazzesche (2014): Nancy Dupláa
"I Ratti" e "Bombita", rispettivamento secondo e quarto capitolo, mantengono molto alto il livello.
Ne "I Ratti" la fa da padrona la co-protagonista la quale si fa carico di tutto, anche del peggio, mentre "Bombita", che si avvale anche della recitazione di Ricardo Darín, è un inarrestabile effetto domino di situazioni sempre più assurde in un crescendo verso il delirio finale, ed il tutto con una struttura circolare, visto che il punto di partenza e quello finale della baraonda è una innocentissima torta!!!!
Storie pazzesche (2014): Ricardo Darín
"Il più forte" (terzo capitolo) è probabilmente l'episodio migliore, perfetta miscela di durata, sviluppo narrativo, tempi registici e montaggio, con una storia che parte placida per sfociare ben presto nella follia, coadiuvata da una recitazione esemplare dei due protagonisti ed un notevole impegno registico per riprendere il tutto in modo funzionale al registro ironico della
narrazione e del finale con beffa (postuma).
Storie pazzesche (2014): Leonardo Sbaraglia
Gli ultimi due episodi invece non graffiano come i precedenti, sebbene siano girati e recitati molto bene.
Il gusto del surreale ed assurdo si perde un po' in "La Proposta" che si focalizza invece sulla ferocia assoluta dei protagonisti, e la vendetta troverà ahimè la strada sbagliata.
"Fino a che morte non ci separi" è l'episodio conclusivo e si muove su percorsi già visti, sebbene il subbuglio che si genera durante il matrimonio dei protagonisti sia decisamente intenso e abbastanza incontrollabile.
Storie pazzesche (2014): Erica Rivas
Damián Szifrón ci mette del suo con una regia presente e spesso evidente, arricchita da divertenti soggettive di quelli che in alcuni episodi diventeranno gli strumenti della vendetta dei protagonisti.
Non sarà cinema d'autore ma è comunque cinema, che diverte con sagacia ed intelligenza.
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