Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
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Il pittoresco maresciallo Nico Giraldi è un agente della squadra "antiscippo", dedito alla cattura di piccoli criminali, che pullulano nella Roma frequentata da turisti poco accorti e facilmente raggirabili, o da donne avvenente che sfidano le tentazioni degli scippatore ostenta do borse in bella vista.
La sua specialità però è la lotta contro i ricettatori, che lui considera il pilastro della delinquenza.
Tra i vari criminali che il buon Giraldi affronta, largo spazio il film dedica al Baronetto, uno scippatore che riesce a sfuggire alle catture grazie a un alibi di ferro (soffre di disturbi renali che lo costringono al ricovero all'ospedale), costruito grazie alla complicità di un cugino paramedico.
Un giorno il Baronetto, assieme a due compagni, scippa una valigetta davanti a un albergo del centro.
Ma stavolta il bottino va ben tre ogni più ottimistica aspettativa, aggirandosi sui cinque milioni di dollari.
Circostanza che induce il Baronetto a decidere di trattenere la refurtiva per poterla riciclare.
Ma presto, compreso di essere sotto tiro da parte dei destinatari del bottino, a tutti gli effetti un clan organizzato, il Baronetto si fa volentieri arrestare dal Giraldi pur di non essere vittima di omicidio come accaduto ai suoi compari.
Con la collaborazione tra i due, le indagini del maresciallo si concentrano su quello che si rivela essere un caso di riciclaggio di denaro condotto da un diplomatico statunitense, interpretato da quella faccia da bandito di Jack Palance.
Prima di er Monnezza, la fortuna dell'attore cubano Thomas Milian con la commedia action italiana si sviluppa felicemente con questo dinamico, sconclusionato personaggio di stravagante poliziotto, in un film grezzo ma di gran ritmo che fu il primo in cui compare il personaggio di Nico Giraldi, detto "er Pirata".
Diretto da uno specialista della commedia leggera e scolla citata e dell'action come fu Bruno Corbucci, Squadra antiscippo uscì nelle sale italiane nel marzo 1976 e fu un grande successo commerciale, al punto che generò una serie di ben undici film, a breve distanza uno dall'altro, tutti interpretati dallo stesso protagonista.
Milian, che sfrutta queste basi goliardiche e ridanciane come minimo comun denominatore per ricavare, di lì a poco, i tratti ancor più colorati, eccentrici e, se possibile, ancor più grevi di er Monnezza, svilupperà questo suo secondo e ancor più famoso clone in quattro film di successo come Il trucido e lo sbirro, La banda del trucido, La banda del gobbo e Manolesta.
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