Regia di Walter Veltroni vedi scheda film
Film firmato da Walter Veltroni, in parte documentario, in parte ricostruzione affettuosa della vita politica e del carattere umano di Enrico Berlinguer.
Avvalendosi delle testimonianze di chi era stato vicino a Berlinguer, negli anni in cui, fra il 1972 e il 1984, egli era stato il segretario del Partito comunista, Veltroni ne ripercorre la carriera politica e ne descrive l' umanità che lo rendeva popolare fra le persone per bene che abitavano l'Italia di allora e avrebbero desiderato vivere in un paese più giusto e più libero.
Erano comunisti e berlingueriani, infatti, molti lavoratori che si erano spostati dal sud al nord del paese per migliorare le proprie condizioni; molti studenti che, mentre chiedevano l'allargamento del diritto allo studio, avrebbero voluto cambiare la scuola, nonché molte donne che, attraverso il lavoro, rivendicavano la parità dei diritti e la libertà delle loro scelte.
Veltroni cerca di restituire l'immagine-icona di colui che si batté letteralmente fino alla morte perché venissero legittimate, in vista di un cambiamento del paese, le grandi energie degli uomini, delle donne e dei giovani che si riconoscevano nel suo P.C.I. il partito comunista più anomalo ed eretico nel panorama del comunismo occidentale.
Era diventato un partito diverso, infatti, grazie all' intelligenza politica e alle intuizioni coraggiose di questo segretario, timido, fragile nell'aspetto, ma fermissimo nella difesa degli ideali che intendeva far contare nella società.
La morte drammatica, preceduta dal malore durante un comizio a Padova, ostinatamente portato a termine, lo stroncò improvvisamente a soli 62 anni, impedendogli di veder concluso il processo di trasformazione che egli aveva avviato in quel suo partito, che, come viene bene spiegato nel corso del film, esaurì allora la ragione stessa della sua esistenza, anche se solo nel 1989, dopo il crollo del muro di Berlino, il P.C.I. cambiò nome e struttura organizzativa.
Il regista alterna alle interviste dei dirigenti politici di quell'epoca, non solo comunisti, le dichiarazioni di intellettuali, amici e familiari, presentando anche molte riprese filmate, dai telegiornali del tempo, frammenti di un passato altamente drammatico, che è bene venga conosciuto soprattutto fra i più giovani che di quegli anni non sono informati, come dimostrano le agghiaccianti risposte di molti ragazzi e ragazze, oggetto di una breve inchiesta all'inizio del film.
Un film da vedere, per informarsi circa un periodo non conosciuto, e per rivivere i sogni e le speranze di anni che sembrano, ormai, lontanissimi: un altro mondo.
Non ci si aspetti altro, però: sarà compito degli storici lavorare sui documenti degli archivi, quando sarà possibile, se mai lo sarà, per indagare a fondo sulle ragioni che rallentarono e infine sconfissero il tentativo di trasformazione che, per impulso di Berlinguer, fu avviato in tutta l'Europa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta